In campionato ben 15 gol sui 46 segnati sono state segnate dai difensori. Kolarov il più prolifico con 8 centri (7 in Serie A e uno in Coppa Italia)
Non perfetto quando si tratta di contrastare gli avversari, decisamente meglio in fase di realizzazione. Questa è la descrizione del reparto arretrato della Roma. I 31 gol subiti in 24 giornate di campionato fanno di quella giallorossa la seconda difesa più battuta tra le prime nove squadre in classifica (peggio solamente l’Atalanta con 34). I difensori della Roma, però, se da un lato stanno trovando difficoltà nel proteggere la porta di Robin Olsen, dall’altro trovano spesso il modo di bucare quella avversaria.
La squadra di Di Francesco ha il terzo miglior attacco della Serie A con 46 reti messe a segno: di queste, ben 15 (praticamente un terzo, il 32,6%), portano la firma di un difensore. In cima a questa graduatoria c’è Kolarov, con 7 centri, gli stessi di Dzeko e Schick assieme (e solamente uno in meno rispetto al miglior marcatore del campionato della Roma, El Shaarawy). Subito dietro si trova Fazio con 4 gol. Chiudono Florenzi con 2 reti e Manolas e Juan Jesus con un gol a testa.
Inoltre, se si mettono sotto la lente di ingrandimento anche Champions League (13 reti e un gol di un difensore, Manolas nella gara con il Cska Mosca) e Coppa Italia (5 reti, di cui due da esponenti dell’ultima linea, Marcano contro la Virtus Entella e Kolarov contro la Fiorentina), le reti totali in stagione diventano 64, con 18 segnate da difensori, il 28,12%. Sono andati a segno praticamente tutti i componenti del reparto arretrato a disposizione di Di Francesco, ad eccezione di Santon, Karsdorp e Luca Pellegrini, che nel mercato di gennaio ha lasciato i giallorossi per approdare in prestito al Cagliari.