Il tecnico giallorosso: “So che giocatore, che capitano e che uomo è. Ci sono diversi leader: lui lo è per gli allenatori. Non parla per sé ma per il bene della squadra”
“Vorrei fare un appello ai tifosi: fate in modo che l’ultima partita all’Olimpico di Daniele De Rossi sia una festa per lui, il tempo per le contestazioni ci sarà”. Claudio Ranieri sta preparando Sassuolo–Roma, ma non è possibile nemmeno per lui, così scrupoloso alla vigilia con una partita, evitare di andare a Roma–Parma, il 26 maggio, , quando De Rossi sarà costretto a lasciare per sempre la maglia giallorossa e andare a chiudere la carriera altrove.
A Ranieri, durante la conferenza, viene chiesto se lui, da dirigente, avrebbe rifatto il contratto a De Rossi. Risposta lapidaria: “Io faccio l’allenatore. Se me lo avessero chiesto avrei detto: ‘Lo voglio perché so che giocatore, che capitano e che uomo è. Ci sono leader per i social, per i tifosi, per i giornalisti e per gli allenatori. De Rossi è di quest’ultimo tipo. Non parla per sé ma per il bene della squadra”.