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Conferenza stampa, Allegri: “Le squadre sono ormai delle aziende. Futuro? Non so, forse una pausa mi farà bene”

Il tecnico bianconero, assieme al presidente Andrea Agnelli, ha parlato ai microfoni della stampa per l’addio da tecnico della Juventus

Un visibilmente emozionato Massimiliano Allegri, assieme al presidente della Juventus Andrea Agnelli, ha rilasciato diverse dichiarazioni nella conferenza stampa successiva al comunicato bianconero di non continuare con il tecnico livornese il prossimo anno.

“Quando ti trovi in aziende come queste, società, aziende perché ormai sono aziende, si ha bisogno che l’allenatore conosca tutte le problematiche. Non si parla di una società che non è quotata in borsa o gioca una gara a settimana, poi a me personalmente piace molto, poi magari quando smetterò difficilmente avrò un ruolo dirigenziale, ma è qualcosa che mi ha appassionato. Per cultura mia personale mi piace conoscere cose nuove. Futuro? Ora non so. So che domani si va in campo a festeggiare, poi quello che sarà il futuro vedremo. Magari una pausa farà anche bene, poi è normale che dopo il 15 luglio comincia magari a venirmi voglia di tornare a lavorare, ma questo non dipende da me ma da quello che succederà in giro. Valuterò le proposte, altrimenti farò un anno lungo dove avrò la possibilità di dedicarmi un po’ di più a me stesso e a quelli che mi sono vicino”.

Anche il presidente Andrea Agnelli ha risposto alle domande della stampa:

“In un’azienda bisogna prendere le decisioni al momento giusto. Poi vedremo se sarà stata la scelta corretta. Noi viviamo come sempre detto una realtà all’interno: se non si è dentro le dinamiche non si potrà mai sapere perché vengono prese determinate scelte. Non mi piacciono gli yes men, voglio persone che dicono quello che pensano. Quando si affrontano determinati temi si capisce che l’interesse è quello di prendere la decisione migliore per tutti. Alla fine è la società che decide. Questo club ha la sua storia e nessuno è indispensabile, siamo tutti utili, a partire da me fino ai magazzinieri. Ci sono stati tanti presidenti, tanti allenatori, tanti calciatori e tanti magazzinieri. Questa è la storia della Juventus che sarà sempre più grande di tutti. Le scelte devono essere prese solo per il bene del club”.

Il patron bianconero ha poi concluso la conferenza: “Ricordo che la Juventus è comunque un’azienda”.

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