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De Rossi e la Roma: 18 anni di amore puro

Ripercorriamo la carriera del numero 16 giallorosso

Tutte le storie hanno una fine. Lieta o meno. La storia d’amore di De Rossi con la Roma è durata ben 18 anni, dal 30 ottobre 2001 al 26 maggio 2019. Un’unione che sembrava non si potesse scalfire, tanto che per il centrocampista di Ostia ci si aspettava un epilogo simile a quello di Francesco Totti e invece non sarà così. La società ha deciso di non rinnovare il contratto del capitano giallorosso in scadenza il prossimo 30 giugno e il numero 16, che si sente ancora calciatore, continuerà in un’altra squadra (presumibilmente all’estero). In questo articolo allora ripercorreremo tutte le tappe della carriera di Daniele De Rossi, stagione per stagione, con la maglia della squadra che ha sempre tifato.

2001-2002

Dopo sette anni di corteggiamento nelle giovanili, la storia d’amore di De Rossi con la Roma ha una data di inizio precisa: il 30 ottobre 2001. Ma non fu un esordio comune, come tanti. De Rossi, infatti, mise piede in campo per la prima volta con la maglia giallorossa in una partita di Champions League. L’avversario, ma poco importa, era l’Anderlecht. Il 18enne biondo col numero 27 sulle spalle sostituì Tomic al minuto 71. Dopo la notte magica dell’Olimpico seguiranno altre tre apparizioni, tutte in Coppa Italia: 40′ contro il Piacenza in trasferta l’11 novembre (andata degli ottavi, sconfitta per 2-1), 90′ nell’andata dei quarti contro il Brescia il 12 dicembre (sconfitta 3-0 in trasferta) e 45′ l’8 gennaio 2002 nel match di ritorno (con le Rondinelle che vinsero anche all’Olimpico per 2-1 estromettendo la Roma dalla competizione).

2002-2003

La stagione dell’esordio e della prima rete in Serie A. Il 25 gennaio 2003 De Rossi gioca dall’inizio contro il Como sul neutro di Piacenza. La partita terminerà con una sconfitta per 2-0. Il 10 maggio, invece, alla prima gara da titolare all’Olimpico, nel 3-1 contro il Torino, segna il suo primo gol in Serie A con un tiro dalla distanza. Bisserà due settimane dopo, il 24 maggio, ultima di campionato, nella sconfitta interna (1-2) al cospetto dell’Atalanta. La certezza è che De Rossi inizia a gravitare sempre più spesso intorno alla prima squadra collezionando anche diverse panchine. Al termine della stagione, a 20 anni ancora non compiuti, chiude con 7 presenze totali (4 in campionato e 3 in Coppa Italia, tra cui anche una manciata di minuti in entrambe le sfide della finale contro il Milan).

2003-2004

Il primo gol con la maglia giallorossa in competizioni europee. E’ il 24 settembre 2003, all’Olimpico arriva il Vardar per l’andata del primo turno di Coppa Uefa. La Roma stravince 4-0 e tra i marcatori figura, appunto, anche Daniele De Rossi che al 20′ segna il 2-0 della squadra di Capello. Daniele moltiplica le presenze con i giallorossi. A fine stagione saranno 27, come il suo numero di maglia: ben 17 in Serie A, 6 in Coppa Uefae 4 in Coppa Italia e una rete segnata.

In estate vince l’Europeo U21 segnando due reti, contro Croazia e Serbia-Montenegro, e conquista la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene perdendo in semifinale contro l’Argentina.

2004-2005

Forse la stagione più difficile dei colori giallorossi, con cinque allenatori (Prandelli, Sella, Voller, Del Neri e Conti) ad alternarsi sulla panchina della Roma. Un calvario senza fine con lo spettro della retrocessione scacciato via solamente con la vittoria per 1-0 sul campo dell’Atalanta alla penultima giornata. De Rossi, che nel frattempo passa dal numero 27 al numero 4, riesce comunque a togliersi delle soddisfazioni: il 28 settembre 2004 arriva la prima rete in Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu e, soprattutto, diventa titolare inamovibile della Roma. Chiude la stagione con 38 presenze: 30 in Serie A (2 reti), 5 in Coppa Italia (1 rete) e 3 in Champions League (1 rete).

E’ la stagione dell’esordio in Nazionale: il 4 settembre 2004 De Rossi fa il suo debutto, chiamato da Lippi, contro la Norvegia. La partita, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2006, termina 2-1 per l’Italia e vede il romanista andare in rete. Il 30 marzo 2005 indossa per la prima volta la fascia di capitano degli azzurri, nel secondo tempo dell’amichevole contro l’Islanda.

2005-2006

In questa stagione De Rossi cambia nuovamente numero: sceglie il 16, il giorno di nascita della sua primogenita Gaia. Punto fermo della Roma, chiuderà con 45 presenze totali: 34 in Serie A (con 6 gol), 4 in Coppa Italia e 7 in Coppa Uefa (con una rete segnata). Proprio nella competizione europea De Rossi indossa per la prima volta la fascia di capitano. Il 15 marzo 2006, nella vittoria per 2-1 contro il Middelsbrough nel ritorno degli ottavi di finale, il centrocampista di Ostia entra in campo con la fascia al braccio. Quattro giorni dopo segna con la mano contro il Messina e fa annullare la rete all’arbitro.

Nel mese di maggio viene ufficializzata la sua convocazione al Mondiale di Germania 2006. Nella seconda gara del girone, contro gli Stati Uniti, rifila una gomitata a McBride che gli costa 4 giornate di squalifica. Vuole tornare a Roma perché sarebbe disponibile solo in una eventuale finale, ma viene convinto a restare. Proprio nell’ultimo atto di Berlino torna in campo e realizza anche uno dei rigori nella lotteria che consente agli azzurri di vincere la Coppa del Mondo.

2006-2007

La stagione della affermazione a livello internazionale e il primo trofeo con i colori giallrossi. De Rossi chiude l’annata con ben 55 presenze stagionali (36 in Serie A, 8 in Coppa Italia, 10 in Champions League e 1 in Supercoppa Italiana) condite da 6 reti (2 in campionato, 2 in Coppa Italia e 2 in Champions League). Gioca praticamente sempre, salta solo due match di campionato, contro Livorno e Torino, per squalifica. Dopo la delusione della Supercoppa persa ai supplementari contro l‘Inter, Daniele alza al cielo la Coppa Italia “vendicandosi” dei nerazzurri e segnando anche una rete nel 6-2 della finale di andata. A fine stagione vince l’Oscar del Calcio Aic come miglior giovane.

2007-2008

La stagione si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana contro l’Inter. A San Siro finisce 1-0 per la Roma, decide Daniele De Rossi su rigore al 78′. I giallorossi arrivano seconda in campionato, ad un passo dallo scudetto, e ai quarti di Champions League. De Rossi indossa la fascia di capitano anche in Champions League (7 novembre 2007 contro lo Sporting), in Serie A (3 volte, contro Genoa, Torino e Atalanta) e in Coppa Italia (contro il Torino nel ritorno degli ottavi).
Colleziona 34 presenze in A (con 5 reti), 10 in Champions League, 6 in Coppa Italia e quella già citata nella Supercoppa. Arriva anche il secondo trofeo stagionale, il terzo della sua storia con la Roma: la Coppa Italia vinta il 24 maggio 2008 nella finale unica dello Stadio Olimpico sempre contro l’Inter.

Prende parte all’Europeo 2008. La corsa dell’Italia si ferma ai quarti di finale contro la Spagna. Gli azzurri di Donadoni vengono eliminati ai calci di rigore, di cui uno sbagliato proprio da Daniele De Rossi.

2008-2009

Il 2008-09 si apre con la sconfitta ai rigori nella Supercoppa contro l’Inter. La stagione non è esaltante, lontana parente di quella precedente: la Roma chiude sesta, esce agli ottavi di Champions League e ai quarti di Coppa Italia. De Rossi gioca 43 partite in questa annata: 33 in campionato (3 gol segnati), 7 in Champions League, 2 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa italiana.

Il 10 settembre 2008 segna la sua prima doppietta in nazionale, contro la Georgia, in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2010. Nell’estate 2009 prende parte alla Confederations Cup in Sudafrica, segnando una rete. Gli azzurri verranno eliminati nel girone.

2009-2010

La stagione dello scudetto accarezzato. Ranieri subentra a Spalletti dopo due giornate e guida i giallorossi in una cavalcata straordinaria che però si conclude con un nulla di fatto. La Roma arriva seconda e perde la finale di Coppa Italia contro l’Inter. De Rossi, ormai quasi 27enne e nel pieno della maturità calcistica, chiude a quota 49 presenze e 11 reti (la migliore dal punto di vista realizzativo). Sono 33 le presenze in A (7 le reti, record), 4 in Coppa Italia (1 rete), 8 in Europa League (4 nei preliminari, 2 reti e 4 dai gironi in poi, 1 rete). Il 18 gennaio 2010 riceve l’Oscar del Calcio Aic come miglior calciatore italiano del 2009.

Con la nazionale partecipa ai Mondiali di Sudafrica 2010, di nuovo con Marcello Lippi come Ct. La spedizione si rivelerà però fallimentare. Gli azzurri non riescono a superare un girone apparentemente con Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda, chiudendo all’ultimo posto con 2 punti.

2010-2011

La stagione 2010-11 inizia con la sconfitta per 3-1 nella Supercoppa contro la solita Inter. Nel febbraio 2011, poi, vi è l’avvicendamento tra Ranieri e Montella. Sono 40 le presenze stagionali di De Rossi, divise in 28 in Serie A (con 2 reti), 7 in Champions League (con 1 rete, importantissima, segnata al Bayern Monaco in una delle partite più belle del recente passato giallorosso), 4 in Coppa Italia, oltre a quella in Supercoppa. Il 4 febbraio 2011, insieme alla nuotatrice Federica Pellegrini, De Rossi viene eletto miglior atleta italiano 2010.

2011-2012

La prima annata della nuova proprietà americana. La Roma, con Luis Enrique in panchina, arriva però solo settima. De Rossi, considerato un pilastro anche dall’allenatore spagnolo, mette a referto 32 presenze, tutte in Serie A e condite da 4 reti. Il numero 16, infatti, non prende parte agli sfortunati preliminari di Europa League contro lo Slovan Bratislava né alle due partite di Coppa Italia contro Fiorentina e Juventus. Il 6 febbraio 2012 firma il rinnovo di contratto quinquennale, legandosi ai colori giallorossi fino al 30 giugno 2017.

In estate gioca l’Europeo del 2012 con gli azzurri di Prandelli. Partita mostruosa da centrale difensivo in una linea a 3 contro la Spagna all’esordio. Gli azzurri chiuderanno la rassegna continentale al secondo posto sconfitti 4-0 in finale proprio dagli iberici.

2012-13

Di sicuro la stagione più complicata per De Rossi: dal rapporto mai sbocciato con Zdenek Zeman fino alla finale di Coppa Italia persa contro la Lazio e con il centrocampista che ha pensato seriamente di abbandonare Roma in favore del corteggiamento del Manchester United. In mezzo, l’esonero del boemo, sostituito da Andreazzoli, e solamente 29 presenze in stagione (25 in Serie A e 4 in Coppa Italia), mai così poche dal 2003-04. A dimostrazione della difficile annata, anche lo zero nella casella “reti segnate”. Non era mai successo, se non nel 2001-02 quando però scese in campo solamente in 4 occasioni.

In estate viene comunque chiamato per la Confederations Cup in Brasile da Cesare Prandelli, unico romanista. Segna contro il Giappone nella vittoria per 4-3 e segna il gol numero 15 in nazionale, diventandone il secondo centrocampista più prolifico.

2013-14

Come una fenice, De Rossi risorge dalle proprie ceneri. Con Rudi Garcia torna al centro del progetto e il campionato della Roma si apre con una sua rete: 25 agosto 2013, la Roma vince a Livorno 2-0 ed è il 16 a segnare il primo gol con un tiro dalla distanza. A fine stagione sono 36 le volte che scende in campo con la casacca giallorossa, 32 in Serie A e 4 in Coppa Italia, con una sola rete, quella già citata contro i toscani. In questa stagione, nella penultima giornata di campionato, De Rossi raggiunge Guido Masetti al terzo posto della classifica dei più presenti in A con la maglia della Roma. Giallorossi che chiudono secondi e tornano, dopo tre anni, in Champions League.

Dopo la fine della stagione gioca il suo terzo Mondiale, in Brasile. De Rossi scende in campo nelle prime due partite (contro Inghilterra e Costa Rica), mentre salta quella con l’Uruguay per infortunio. L’Italia, per la seconda volta di fila, viene eliminata ai gironi.

2014-15

Stagione che vede il ritorno della Roma in Champions League. L’ultima apparizione era datata 2010-11. De Rossi conclude la stagione con 34 gettoni (26 in Serie A, 3 in Champions League, 4 in Europa League e 1 in Coppa Italia) e 3 reti (2 in campionato e una in Coppa Italia).

Capitolo Nazionale: il 16 novembre 2014 festeggia la presenza numero 100.

2015-16

Ancora una stagione condizionata da un cambio di allenatore. Inizia il confermatissimo Garcia che poi, a suon di prestazioni deludenti, viene esonerato in favore del ritorno di Spalletti (14 gennaio 2016). De Rossi il 17 ottobre 2015 festeggia le 500 presenze con la Roma e il 20 ottobre, contro il Bayer Leverkusen in Champions, segna la sua prima doppietta nelle coppe europee. Chiude la stagione, a 33 anni da compiere, con 31 presenze: 24 in Serie A, 6 in Champions League e 1 in Coppa Italia. A referto pure 3 reti, due in Champions e una in campionato.

Viene convocato dal Ct Antonio Conte per gli Europei 2016. Sforna una grandissima prestazione agli ottavi di finale contro la Spagna (partita vinta 2-0 dagli azzurri). De Rossi è considerato un uomo chiave dall’ex allenatore della Juventus e gioca nel girone contro Belgio e Svezia, rimanendo a riposo nell’influente sfida contro l’Irlanda. Torna in campo negli ottavi proprio contro gli iberici, ma rimedia un infortunio che non gli permette di giocare i quarti contro la Germania, che estrometterà gli azzurri ai rigori.

2016/2017

Con Totti all’ultimo anno di carriera, De Rossi diventa ufficiosamente il capitano della squadra. Saranno infatti ben 30 le presenze con la fascia al braccio, sulle 40 stagionali. La stagione però non inizia nel migliore dei modi: nel ritorno dei preliminari di Champions si fa espellere contro il Porto, che poi vincerà 0-3, e rimedia 3 giornate di squalifica. Spalletti lo fa scendere in campo senza fascia nelle prime tre gare di Serie A. Il bottino a fine stagione è di 31 presenze in Serie A (4 reti), 2 in Champions League (preliminari), 6 in Europa League (1 rete) e 1 in Coppa Italia. Segna per tre gare consecutive in campionato, record per lui, contro Lazio, Milan e Juventus. Segna anche una rete nel 3-2 contro il Genoa che spedisce la Roma in Champions League nel giorno dell’addio di Francesco Totti. A fine stagione prolunga il contratto in scadenza fino al 30 giugno 2019, quando sarà a un passo dai 36 anni.

E’ l’ultima stagione di De Rossi con la maglia azzurra. Segna la sua rete numero 21 staccando Paolo Rossi e si ferma a 113 presenze, staccando Zoff. Il 13 novembre 2017, dopo che l’Italia perde lo spareggio mondiale con la Svezia, annuncia l’addio alla maglia azzurra. Celebre la discussione con l’assistente del Ct Ventura che lo aveva chiamato per scaldarsi. De Rossi gli indica di far entrare Insigne dicendogli “Dovemo vince, non dovemo pareggià“.

2017/2018

Sotto la guida di Eusebio Di Francesco De Rossi gioca la sua prima stagione da capitano ufficiale della squadra. E’ un’annata che fa sognare i tifosi. Il centrocampista, sempre un punto fermo, gioca 32 partite: 22 in Serie A (una rete, contro il Torino) e 10 in Champions League (una rete anche qui, contro il Barcellona, nella notte più bella per i tifosi romanisti). Nella competizione europea i giallorossi approdano per la seconda volta nella loro storia in semifinale e andranno a un passo dalla finale.

2018/2019

La stagione con più infortuni in assoluto. De Rossi ha un problema al ginocchio e salta gran parte della stagione. A questo si sommano anche diversi problemi di natura muscolare. Ne viene fuori che, a due partite dalla fine, De Rossi sia sceso in campo solamente 22 volte (17 in Serie A, 4 in Champions League e 1 in Coppa Italia). Contro il Parma collezionerà la numero 23. Il 14 maggio 2019, con una conferenza stampa, Guido Fienga, Ceo della Roma, annuncia che a De Rossi non verrà rinnovato il contratto. Il capitano giallorosso, che si sente ancora giocatore, continuerà in un’altra squadra, molto probabilmente all’estero.

Si chiude così dopo 18 stagioni il rapporto tra De Rossi e la Roma. Alla fine sono 615 le presenze totali del centrocampista di Ostia con la Roma (616 quando giocherà scenderà in campo contro il Parma). Ha gioito e baciato la maglia cucita addosso come una seconda pelle dopo una rete per 43 volte. Chiude con due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. La sensazione è che avrebbe meritato molto di più.

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