Gli uomini di Eriksson stravincono contro i bianconeri e agganciano il secondo posto in classifica. Decisive le reti di Berggreen, Desideri e Giannini
Il 30 novembre del 1986 la Roma batteva la Juventus con un sonoro 3-0 allo stadio Olimpico di Roma. I giallorossi devono ottenere la vittoria se vogliono raggiungere il treno delle seconde in classifica, formato da Como, Inter e Juve. La squadra di casa parte benissimo, mettendo subito in chiaro qual deve essere il filo conduttore del match: è la Roma che comanda il gioco. Nonostante tutto però la squadra di Eriksson concede qualche occasione di troppo, sopratutto in contropiede, ma la retroguardia è brava ad intervenire con il giusto tempismo. Al 39′ finalmente la partita si sblocca: splendido uno-due micidiale, Berggreen a tu per tu con Tacconi infila nell’angolino la rete dell’ 1-0. Passano solo un paio di minuti e il raddoppio è servito: dalla distanza Desideri lascia partire un siluro imprendibile per l’estremo difensore bianconero. 2-0 e partita virtualmente chiusa.
Nella ripresa la Roma soffre, dato che all’inizio del secondo tempo l’arbitro Pieri fischia il calcio di rigore a favore della Juve per fallo di Oddi su Laudrup. Dal dischetto si presenta Serena che spiazza Tancredi, ma spedisce la palla fuori. Gli ospiti non demordono e trovano addirittura il gol pochi minuti dopo con Manfredonia, annullato però per fallo su Berggreen. La Roma si risveglia e decide di mettere il timbro alla partita: al 76′ Giannini entra in area, salta due avversari e insacca con uno splendido tiro d’esterno la rete del 3-0. La Roma vince e convince, ora il Napoli è a sole due lunghezze di distanza.