Trattativa in stand-by: pesano la valutazione e i piani per lo stadio
Dopo settimane di discussioni, con il coinvolgimento degli advisor Goldman Sachs e JP Morgan e dei legali di Chiomenti e Tonucci, la trattativa tra Friedkin e Pallotta, per la vendita dell’A.S. Roma, si ferma davanti ad uno scoglio: quello economico e della valutazione del club. Oltre una certa asticella Friedkin non sarebbe disposto ad andare, anche perché il texano avrebbe fatto un’offerta con una significativa iniezione di liquidità per la società giallorossa, alle prese con un aumento di capitale di 150 milioni di euro. Ma Pallotta e soci vogliono capitalizzare al meglio la vendita.
I fattori in gioco sono quattro: la capitalizzazione del club in Borsa (siamo intorno ai 400), i debiti del club (circa 250), l’aumento di capitale (da 150) e il progetto stadio. E su quest’ultimo ci si divide: Pallotta lo considera parte integrante della valutazione, Friedkin la vede in maniera opposta. L’incertezza di queste ore potrebbe vanificare l’accordo.
Lo riporta “Il Sole 24 ore”.