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Di Lorenzo (Pres. IRBM Pomezia): “Stiamo lavorando sul vaccino anti-Covid, siamo a buon punto” (AUDIO)

Le parole del presidente dell’IRBM

Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Piero Di Lorenzo, presidente dell’IRBM di Pomezia ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Dai nostri laboratori nel 2015 uscì il vaccino anti Ebola, venne prodotto in milioni di dosi. Adesso siamo a buon punto, stiamo lavorando sul vaccino contro il Covid, portando avanti questa collaborazione con lo Yenner Institute della Oxford University, fondamentale nello studio del virus. Lo Yenner Institute già a dicembre, quando i cinesi hanno isolato e sequenziato il virus, ha sintetizzato immediatamente il gene della proteina Spike, che è la proteina del Coronavirus, cioè la parte cattiva per intenderci, quella contagiosa. I ricercatori dello Yenner hanno potuto sintetizzare subito questo gene della proteina del Covid. Dieci anni fa, ad esempio, hanno messo a punto il vaccino anti-MERS. Ora questo gene della proteina Spike, sintetizzato e quindi depotenziato, deve essere inoculato nell’organismo umano, e qui siamo intervenuti noi dell’IRBM, perché cinque anni fa siamo stati noi, nei nostri laboratori, ad aver testato il vaccino anti-ebola“.

In questo momento ci sono una trentina di società che hanno detto che stanno lavorando sul vaccino, anche in Italia. Da quello che sappiamo noi, chi è veramente vicino alla soluzione sono un consorzio americano, uno italo-inglese, che siamo noi, e uno israeliano. Questi tre sono vicini, gli altri che parlano cercano solo di guadagnarsi titoli sui giornali. I tempi canonici sono questi: entro fine giugno faremo esperimenti sull’uomo, dopo aver lavorato sui topi. Nella sperimentazione umana, tuttavia, ci sono molte fasi ed è un iter che dura 4-5 anni. Questi sono i tempi regolamentari canonici“.

Se la pandemia dovesse andare fuori controllo, le autorità regolatorie potrebbero decidere di ridurre le tempistiche. Ad esempio con l’Ebola, l’attesa per l’autorizzazione a procedere sarebbe durata svariati mesi, invece in America l’ok ci arrivò dalla sera alla mattina“.

Ricordiamo sempre che la ricerca per i vaccini va fatta quando non ce n’è bisogno, altrimenti poi diventa troppo tardi. L’aspetto positivo è che il virus non colpisce i bambini, perché dalla nascita portano avanti un processo di vaccinazione importante, quindi continuate a vaccinare i vostri figli!“.

Il Governo sta facendo bene, la gente deve rimanere a casa, è l’unica difesa contro un nemico invisibile, in attesa del vaccino“.

Il caso di Napoli? Ogni esperienza varia da malato a malato. Non avendo l’arma specifica contro il virus, gli scienziati di Napoli stanno provando a rintracciare una soluzione alternativa, facendo un ottimo lavoro. I sanitari partenopei sono stati bravissimi a trovare questa presunta terapia aggiuntiva che può riparare i danni che fa il Covid“.

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