Le parole dell’ex calciatore
Antonio Cassano, ex calciatore, tra le altre, della Roma, ha parlato al Corriere dello Sport:
“Se la Juve ha tagliato gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno è perché significa che il campionato non riprende, non si gioca più, altrimenti non ce ne era motivo. Lo potevano fare di mese in mese. Comunque è giusta che questa cosa la fanno in Serie A: in B e in C è dura, devono trovare un’altra soluzione.
La speranza che si possa ripartire? Sono d’accordo con Gravina che dà speranza, ma se dicono che eventualmente il 3 maggio si ricomincia con gli allenamenti poi ci vuole un mese per rifare la preparazione. Significa che arriviamo ad agosto e diventa un massacro per l’anno prossimo. Io farei i playoff e assegnerei lo scudetto. I primi giorni l’ho presa un po’ superficialmente perché pensavo ‘non ci tocca’, ma poi ogni giorno sentire la Protezione Civile un pochettino, non di paura, ma di preoccupazione ce l’ho perché può succedere a tutti. Domani torneremo ad una vita normale? Non so“.