Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Gravina: “Non voglio essere il becchino del calcio italiano. Stop? Lo accoglierei con sollievo”

Gravina

Le parole del presidente Gravina alla Rai

Ospite di Fabio Fazio alla trasmissione “Che Tempo Che Fa“, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato della possibile ripresa del campionato di calcio di Serie A. Queste le sue parole:

“In questo momento ci sono due correnti di pensiero: quella che ritiene che si debba chiudere ogni attività sportiva e quella che io porto avanti, di continuare. Ci sono diverse ragioni, quando parlo di possibilità, faccio riferimento a due elementi fondamentali come l’opportunità e la speranza. Quando parlo di opportunità parlo della possibilità di giugno, la possibilità dell’Italia di vivere un momento di sollievo diverso da questo. Ma anche ai contenziosi che potrebbero generare confusione. E poi penso alla passione”.

E se fosse il governo a dare lo stop?
“Questa responsabilità la lascio al governo. Io accoglierei questa scelta con sollievo. Potete immaginare il dramma che sto vivendo nel reggere questa mia battaglia in maniera così isolata. Vorrei ribadire un concetto importante: il calcio italiano non è una monade che vive in maniera separata rispetto alle altre categorie del nostro paese o ad altre istituzioni internazionali. Ma c’è un sentimento importante che è quello della speranza. Io chiedo di essere considerato come un movimento d’impatto socio-economico per il paese alla pari di ogni altro settore. La FIGC, grazie anche ai professori Ricciardi, Vaia e alla commissione tecnico-scientifica, un protocollo che per una serie di procedure garantisce la negatività di un gruppo chiuso. Francamente non vedo troppe preoccupazioni, anche se sul mondo amatoriale è difficile governare, ma stiamo cercando un confronto più ampio anche su questo”

Lei come ripartirebbe?
“Io abbandonerei la falsa retorica. Esiste una procedura, un protocollo che abbiamo inviato ai ministri Spadafora e Speranza: ne aspettiamo la validazione. Per quanto riguarda tamponi e test ci sono cliniche organizzate per mettersi a disposizione, non può essere questo l’ostacolo per non far ripartire un movimento come il calcio”

L’ipotesi di chiudere l’ha presa in considerazione?
“No, non posso. Una scelta di questo tipo comporterebbe responsabilità di una gravità inaudita: non posso essere il becchino del calcio italiano. Difendo il movimento calcistico, ma in generale quello sportivo. Non capisco la resistenza nell’avviarne una valorizzazione”

Chi vincerà lo Scudetto?
“Quella che farà più punti, sono convinto che riprenderemo

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

È terminata da pochi minuti l'assemblea di Lega nella quale si è parlato della possibilità...
Il fischietto denuncerà su Italia 1 quelle che per lui sarebbero delle gravi anomalie nel sistema...
Le parole del presidente della Lega Serie A: "È una cosa da valutare con i...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie