Il tecnico del Tottenham ha risposto alle critiche di alcuni suoi colleghi tecnici di Premier League, scettici sulla ripartenza del campionato inglese
La Premier League si avvicina alla ripartenza, anche se non tutti sono pienamente d’accordo. Secondo quanto riportato dal tabloid The Mirror gli allenatori delle venti squadre del massimo campionato inglese si sono riuniti (anche se da dietro uno schermo) per dare la loro opinione su protocolli, nuove regole e rischi per la sicurezza dei calciatori. Alcuni dei tecnici avrebbero espresso più di qualche dubbio, soprattutto per quello che riguarda la situazione sanitaria. A guidare il gruppo degli incerti sarebbe Pep Guardiola (Manchester City), assieme a Frank Lampard (Chelsea), Nigel Pearson (Watford) e Graham Potter (Brighton). Per questi club, al momento attuale, non sarebbe una buona idea accelerare il passo verso una completa ripresa delle competizioni calcistiche. Pep e gli altri, però, non hanno fatto i conti con chi vuole scendere in campo.
E tra questi c’è Josè Mourinho. Il tabloid racconta di una reazione abbastanza piccata da parte del portoghese, che già in tempi di lockdown completo aveva fatto intendere di voler ricominciare a lavorare, portando alcuni dei calciatori del Tottenham ad allenarsi con lui in un parco londinese. “Se non volete giocare, statevene a casa e guardate la Bundesliga!”, avrebbe detto lo Special One, riferendosi ai colleghi che esprimevano i proprio dubbi. Con un’atmosfera simile e considerando anche le molte critiche al Project Restart, non ultime quelle all’idea che i giocatori debbano voltarsi al momento di un tackle, difficile immaginare che si possa trovare un accordo in tempi brevi.