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Young Boys-Roma 1-2: la favola di Kumbulla, la rinascita di Pau Lopez. Le pagelle di Mimmo Ferretti

Esordio europeo per la Roma di Fonseca

PAU LOPEZ    6.5

Esce bene, e non soltanto sulle palle alte. I rinvii con il piede mancino talvolta sono portatori insani di problemi, ma non fa danni. Determinante su Elia, nel finale. Ritrovato.

FAZIO   5,5

Gioca centrale di destra nella difesa a tre, di testa le prende quasi tutte lui ma il guaio è che bisogna anche marcare, e in velocità, sulle palle basse.

KUMBULLA    7

All’esordio in Europa, è il centrale dei centrali. Non ha paura di ricoprire quel ruolo anche se è il più giovane. Classe e personalità. Firma di testa un gol che mai dimenticherà.

JESUS    5

Dà l’impressione di non avere più il fisico e i tempi di gioco dei vecchi tempi. Fatica tanto a reggere l’urto degli avversari, anche se non combina guai enormi.

KARSDORP   4

Di lui si ricorda un aggancio mancato, sullo zero a zero, a tu per tu con il portiere avversario. Una delle tante, troppe cose brutte della sua insipida partita, durata solo 45 minuti.

CRISTANTE   6

Il calcio di rigore lo vede più vittima che colpevole. Cerca di cucire il gioco, ma non riesce a trovare facilmente il tempo e lo spazio per avviare l’azione con i tempi giusti. Nei momenti più complicati della partita, però, è lui a tenere a galla la baracca romanista. Chiude da difensore (non benissimo), cioè in un ruolo non suo.

VILLAR   5

I mediani dello Young Boys se lo mangiano spesso e volentieri. Ha tecnica, ma non riesce ad azionarla con le giuste frequenze. 

BRUNO PERES   6,5

Anonimo, sulla corsia di sinistra. Non si vede praticamente mai, sia in avanti sia dietro. Non pervenuto. Ripresa a destra, con l’importante gol del pareggio da ala che gli alza il voto. 

CARLES PEREZ   6

Un guizzo d’autore, sul finire della prima frazione, e un costante contributo offensivo.

PEDRO   5,5

Giostra sulla sinistra, con poco spazio e poca collaborazione. Tanta pochezza complessiva intorno a lui, probabilmente, non se la sarebbe mai aspettata. Dà quello che può (non molto, a dire il vero), con intorno il deserto (tecnico) o quasi.

BORJA MAYORAL   5

Primo tempo da spettatore non pagante: un po’ non si fa vedere, un po’ non gliela danno mai. Stessa storia fino al cambio.

SPINAZZOLA   6,5

Rileva Karsdorp, ma va a sinistra. Straripante, ancora una volta.

DZEKO   6,5

Per Borja Mayoral: divino l’assist per Bruno Peres-gol. 

MKHITARYAN   6,5

Fa rifiatare Pedro, dopo un’ora di gioco: suo l’assist al bacio per Kumbulla-gol.

VERETOUT   6+

Porta sostanza, lì in mezzo. E suona la carica per la rincorsa/rimonta.

PELLEGRINI   6

Entra per Jesus, con Cristante che scala dietro. E la Roma con lui in campo va in vantaggio. Calci di punizione rivedibili, però…

FONSECA   6+

Torna alla difesa a 3, rispolvera Fazio e Pau Lopez, tira fuori Juan Jesus dal dimenticatoio, propone Karsdorp con soli due, tre allenamenti nelle gambe e manda in panca una marea di titolari. Rispetto alla formazione anti Benevento, addirittura nove cambi. Pensa tanto al Milan e centellina le forze, rischiando in prima persona. Dopo un’ora – come da copione – comincia a cambiare, cambia bene e la Roma vince la partita in rimonta. Tattica di gara azzeccata.

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