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Amarcord, 8 novembre 1978: nasce Julio Sergio, “il terzo portiere più forte al mondo”

Compie 42 anni il portiere dello scudetto sfiorato nel 2010

L’8 novembre 1978 nasce a Ribeirao Preto Julio Sergio Bertagnoli. Cresciuto calcisticamente in Brasile, nel suo Paese, Julio Sergio inizia nel Botafogo e poi girovaga per la Nazione: Sertaozinho, Francana, Malucelli, Comercial, Santos (dove vince due campionati), Juventude e America-SP.

Su segnalazione dell’ex centrale giallorosso Antonio Carlos Zago, che nel 2001 ha vinto lo scudetto nella Capitale, nel gennaio 2006 Julio Sergio viene preso in prova a Trigoria e successivamente tesserato. Nelle prime tre stagioni in giallorosso non viene mai impiegato (con Spalletti che lo definisce “Il miglior terzo portiere del mondo“), ma diventa protagonista nel 2009-10. Nella seconda giornata di campionato, contro la Juventus, visti gli infortuni di Doni e Lobont e le prestazioni non convincenti di Artur, Spalletti decide di schierarlo titolare.

Nonostante la sconfitta per 1-3 e le dimissioni del mister toscano, il portiere brasiliano resta titolare anche con Ranieri e chiuderà la stagione con 30 presenze e il rimpianto dello scudetto sfiorato. Da segnalare la grandissima parata su Mauri nel derby del 6 dicembre 2009 (vinto dalla Roma con una rete di Cassetti, il punteggio era ancora di 0-0) e il rigore parato a Floccari nella stracittadina di ritorno (18 aprile 2010), quando la Lazio conduceva 1-0 (derby vinto 2-1 dai giallorossi grazie a una doppietta di Vucinic). A fine anno rinnova con i capitolini fino al 2014.

Nella stagione successiva è fermato però da un infortunio che rimarrà negli occhi dei tifosi giallorossi: quasi allo scadere della partita in casa del Brescia (persa 2-1), subisce un colpo alla caviglia sinistra, ma avendo Ranieri terminato le sostituzioni, Julio Sergio rimane stoicamente in campo piangendo disperatamente per il gran dolore appoggiandosi al palo. Con l’arrivo di Montella perde il posto in favore di Doni e chiuderà la stagione 2010-11 con 19 presenze. L’anno dopo, la prima Roma americana, non rientra nei piani della società e viene mandato in prestito al Lecce: in Salento gioca 10 gare a causa di un infortunio al legamento crociato del ginocchio destro.

Tornato a Roma, il club lo mette fuori rosa dandogli il permesso di recarsi in Brasile. Il 4 dicembre 2013 rescinde il contratto con i giallorossi che sarebbe durato ancora 6 mesi. Attualmente ha intrapreso la carriera di allenatore.

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