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Allegri: “Il mio futuro? Non so ancora nulla. Fonseca? I problemi vanno risolti a novembre…”

Il tecnico toscano torna a parlare in televisione, ospite del Club di Fabio Caressa. Le sue parole sulle sue scelte future

Torna a parlare a distanza di tempo Max Allegri, ospite al “Club” nel post di Roma-Napoli su Sky Sport.
Il tecnico ha trattato diverse tematiche, tra cui il suo futuro. Ecco le sue dichiarazioni:

Non so ancora niente del mio futuro. Tornare alla Juve? Ora è impossibile dirlo, poi c’è Pirlo che secondo me sta facendo bene. In passato l’unica squadra che mi ha cercato fu il Real Madrid 3 anni fa, ma allora promisi di restare alla Juve. Mi hanno chiamato anche altre squadre ultimamente, punto a rientrare a giugno. Sono un po’ in astinenza, mi diverto e ho grande passione. Futuro all’estero? In questo momento non so veramente nulla. Mi affascinano la Premier e la Liga, ma se dovessi restare in Italia sarei molto contento. Deve essere una squadra da Champions? Dipende”.

“Ho visto un po’ di partite, quando alleno non me ne vedo tante. Anzi mi annoio. E’ un annetto invece che sto vedendo delle partite, anche all’estero. Ho riflettuto molto, serve che tutti quanti in Italia si debbano rimboccare le maniche. Queste eliminazioni delle italiane in Europa ci devono far riflettere. Spesso si parlava di me in contrapposizione ai ‘giochisti’. Sono cresciuto con allenatori vecchio stile e credo che non sia tutto da buttare. Il calcio è roba seria, serve equilibrio. Bisogna mettere al centro di nuovo il giocatore e lavorarci. La tattica serve, ma poi in Europa affronti giocatori che si passano la palla a 100 all’ora. Dobbiamo farci delle domande, riprendere a lavorare sui settori giovanili e sulla tecnica individuale. Mi dispiace dirlo, ma i giocatori sono diventati uno strumento per dimostrare che gli allenatori sono bravi, l’allenatore è bravo quando vince. Non si può mettere al centro la tattica se non hai i giocatori giusti”.

“In questo momento il calcio italiano per problemi tecnici è indietro. Ora Mancini ha tutto il peso addosso perché ora tutti si aspettano che vinca l’Europeo anche se le italiane sono uscite dalle coppe. Con l’equilibrio giusto bisogna ragionare in un altro modo, magari possiamo attraversare tutti insieme degli anni di magra per ricostruire. Sui giovani, capisco che dopo due partite le valutazioni schizzano, ma a bruciarli si fa presto. Se c’è il frigo pieno allora non hai fame. Bisogna lavorare di più sui settori giovanili, forse servirebbe una riforma dei campionati. Ci vorrebbero dei campionati per far giocare i giovani, ma al momento solo la Juve ha fatto la seconda squadra”.

Infine la domanda sulla Roma: “Non ho ascoltato le parole di Fonseca. Però è difficile ridare convinzione a una squadra in questo periodo. Difficile risolvere i problemi a marzo o aprile. I problemi vanno risolti a novembre, in questo periodo la squadra deve viaggiare, non ci può essere il canto del cigno. Se i giocatori non ti capiscono dopo 6 mesi, non ti capiscono più“.

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