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Torino-Roma 3-1: i giallorossi si ritirano dal campionato. Le pagelle di Mimmo Ferretti

Sconfitta netta dei giallorossi a Torino

MIRANTE  5,5

Solo un turno di riposo per Pau Lopez oppure una scelta in vista dello United? Il Toro, nel primo tempo, lo impegna in tutti i modi, lui si salva con bravura, con qualche brivido e anche con un briciolo di fortuna. In ritardo nell’uscita alta sul gol dell’ex Sanabria, nella ripresa. Poco responsabile sui gol di Zaza e Rincon. Paradossalmente evita – ma non si sa come – un passivo più pesante. I piedi? Da dimenticare o quasi pure i suoi… 

FAZIO  4

Fuori dalla lista Uefa, l’argentino trova spazio in campionato per far rifiatare Mancini. Sta sul centro destra, appare macchinoso palla a terra e un po’ più affidabile sui palloni alti. Ma forse è solo un’impressione. Vedi il terzo gol del Torino. 

CRISTANTE  5

Fascia di capitano al braccio, Bryan, comanda nella prima parte le operazioni dal cuore della linea difensiva. Un paio di chiusure come si deve, ad esempio. Ripresa lacunosa e non soltanto perché si fa colpevolmente scavalcare dal cross per la testa di Sanabria-gol. E non solo quello, però.

IBANEZ  5,5

Il brasiliano c’è, e non si tocca. Stavolta sul centro-sinistra, con il compito di marcare spesso anche  l’uomo di Bruno Peres. In avvio di ripresa sfiora il gol di testa. Sbaglia qualcosa anche lui nelle azioni che portano il Toro ai primi due gol. Il meno peggio, lì dietro, nonostante tutto.

REYNOLDS  4

Seconda opportunità dal primo minuto per l’americanino. Primo tempo molto complicato, con una marea di errori in fase di palleggio e una difesa fragile su Ansaldi. Che, non a caso, nel secondo tempo mette con comodo la palla sulla testa di Sanabria-gol. Non è ancora pronto per il calcio italiano.

VILLAR  5

Lo spagnolo, 40esima presenza stagionale, torna in cabina di regia collezionando, in avvio, alcuni errori che non appartengono al suo bagaglio tecnico. Poi sale solo leggermente di tono. Che succede? Brutta involuzione, la sua.

VERETOUT  5,5

Jordan ha bisogno di (ri)mettere minuti nelle gambe e Fonseca lo manda in campo dall’inizio. Si dedica soprattutto alla fase di contenimento, sul centro-sinistra. Non è ancora lui, però.

BRUNO PERES  4

In un modo o in un altro, il brasiliano, ex Toro, sta sistematicamente in campo dal primo minuto. Settore di sinistra, per l’occasione. Anonimo, non solo nella prima frazione. Molto debole in fase difensiva, assente davanti. Quasi timido, impacciato. Impresentabile.

CARLES PEREZ  4,5

Occasione da non sprecare, per l’ex Barça? Occasione sprecata. Si mette in moto a tratti, e questo non lo porta mai tra i protagonisti in positivo. E aiuta davvero poco Reynolds nella fase di non possesso, lì a destra. Non dà mai l’idea di fare la cosa più giusta. Male.

PEDRO 5

Alternativa a Pellegrini e Mkhitaryan, ormai. Gioca una partita tutta sua, come per dimostrare di essere ancora uno molto affidabile. In realtà, alterna alcune cose buone (tacco per Borja Mayoral) ad altre inguardabili, cioè errori e scelte senza senso. E davanti è un po’ troppo egoista e poco lucido. Infortunato, resta in campo solo un tempo.

BORJA MAYORAL  6

L’ex Real riparte da Torino con i suoi 14 gol stagionali. Dopo una manciata di secondi, però, i gol diventano 15 (8 in campionato e 7 in EL): destro freddo, su assist di tacco di Pedro. E va vicino al bis.

MKHITARYAN  4

Al posto di Pedro dall’inizio della ripresa. Fa meno dello spagnolo. Non sta ancora benissimo.

DIAWARA  4

Per Veretout dopo la rete di Sanabria. Si nota solo quando si fa espellere per due gialli in pochi minuti.

KARSDORP  SV

Per l’acerbo Reynolds dopo la rete di Zaza.

DZEKO  SV

Al posto di Borja Mayoral per tentare la rimonta. Va vicino al gol con un colpo di testa.

PASTORE  SV

Per Villar, a dieci dalla fine.

FONSECA  5

Otto cambi rispetto all’Ajax (Pellegrini squalificato, comunque), ma solo 2 rispetto al Bologna. Schiera l’altra Roma, quella di campionato. La strategia iniziale di gara non è sbagliata, ma i suoi uomini toppano pure l’impossibile peer segnare la seconda rete. E, alla fine, la Roma sbraca – molto anche mentalmente – e perde malamente la gara, congedandosi dal campionato.

 

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