Il capitano giallorosso lascia la Roma dopo 25 anni di amore. Lo scenario è mozzafiato: un Olimpico gremito saluta il suo Re, tra lacrime e applausi
Il 28 maggio del 2017 resterà una data storica, per la Roma e per il calcio: in quel giorno non solo i romanisti, ma tutti gli amanti di questo splendido sport, hanno applaudito un giocatore fenomenale che ha scelto di indossare fino alla fine i colori del suo cuore, diventando una leggenda. Certo, è stata forse una delle pagine più tristi della storia della Roma, ma in fondo anche meravigliosa per il ricordo che ci ha lasciato, per il ricordo che Francesco Totti ci ha lasciato. Quel Roma–Genoa, decisivo per le sorti dei giallorossi in chiave Champions League, non interessava a nessuno: quel pomeriggio gli occhi di tutto il mondo erano solo per lui, il Capitano.
Sono passati 3 anni.
Emozioni indimenticabili ?❤️#ASRoma pic.twitter.com/iPzXEPsVYH
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 28, 2020
La partita finì 3-2 per i giallorossi, ma non è questo ciò che merita di essere ricordato. Quello che vogliamo celebrare è l’emozione, la commozione, l’amore di Francesco Totti per la sua Roma, per noi, per chi (come chi scrive n.d.r.) è cresciuto con la sua maglia sulle spalle, per chi lo ha visto esordire da adulto, e lo ha adottato come fosse un figlio. Quel 28 maggio Roma ha vinto, non solo sul campo, ma nel cuore. Dimostrando al mondo che questo calcio, ormai fatto di plusvalenze, di aziende, di bilanci, non sarebbe nulla senza l’amore e la passione. E di come, purtroppo, il tempo sia un nemico comune, che senza farci rendere conto di nulla, ci separa dai nostri amori: “Maledetto tempo“…