La Roma perde, Mou protesta: nel mirino ci sono gli arbitri
Nel corso della sua carriera, Mourinho ha vinto in tutta Europa: un allenatore indiscutibile, se andiamo a contare gli innumerevoli trofei conquistati nel corso degli anni. Ma una domanda sorge spontanea: siamo sicuri che lo Special One stia dando tutto alla Roma? Oppure il “Mou comunicatore” ha preso il sopravvento?
I risultati deludenti accumulati fino ad ora fanno sorgere i dubbi: otto gol incassati in due partite dal Bodo/Glimt, otto sconfitte in venti partite di campionato, pochi sprazzi di bel gioco.
E il portoghese ha spiegato nel post partita con il Milan questi difetti in tre concetti: una squadra titolare non in grado di produrre un gioco di qualità, arbitraggi spesso sfavorevoli e seconde linee non all’altezza.
Tutto ciò potrebbe nascondere anche un velo di verità, ma nessuno ha mai chiesto a Mourinho di vincere lo Scudetto, e neanche di perdere 8 volte su 20. Gli errori arbitrali ci sono stati, ma gli episodi favorevoli non vengono considerati. E le riserve non saranno poi così scarse da non poter vedere il campo, dato che Villar ha suscitato l’interesse dell’Inter e Mayoral della Fiorentina.
E poi viene da chiedersi: il Milan, con assenze pesanti e metà dei titolari out, è davvero migliore della Roma? O le seconde linee sono state valorizzate? Urgono rinforzi, ma per ora la Roma non riesce a fare più di così? Le riprese mediatiche di Mourinho, che continua a chiedere rinforzi, sembrano mettere i Friedkin sul banco degli imputati, dimenticando quanto abbiano comunque speso in estate.
Mourinho sta dando tanto come comunicatore, ma la sua squadra ha una spina dorsale di tutto rispetto. E sembra un po’ ingiusto irridere la proposta di un club, specie rivelandola a tutti in modo brusco. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.