La partita contro l’Atalanta può rappresentare la svolta
Un continuo saliscendi, di risultati e prestazioni, di posizioni in classifica e di stati d’animo. In un campionato dove la Roma è ancora alla ricerca di se stessa e dell’obiettivo reale da aggredire, non c’è dubbio che il picco della stagione si è registrato il 18/12, quando il sismografo giallorosso si allineò a quello reale: una scossa di terremoto aveva fatto traballare qualche lampadario in Lombardia, la formazione di Mourinho aveva invece sconquassato le fondamenta del Gewiss Stadium di Bergamo. Quattro gol, una gara di spirito e sacrificio, di corsa e di attenzione tattica: la Roma travolse gli uomini del Gasp e lanciò un messaggio alla Serie A. A distanza di mesi, il messaggio ha perso potenza e l’Atalanta riappare nuovamente con la targhetta sulle spalle, con scritto: “Ultimo treno”.
Da prendere al volo, perché sul tabellone delle partenze non sembrano esserci altri convogli disponibili. Vincere per sfatare un tabù, che vede l’ultima vittoria giallorossa casalinga contro la squadra bergamasca nel 2014, e dare ancora un senso al finale di stagione, rilanciando con forza la propria candidatura per il quarto posto. Perché se la Roma non brilla, non è costante e non sembra aver piena consapevolezza del proprio potenziale, dall’altra parte Juventus, Atalanta e Lazio continuano a mettere in campo un festival di errori e scivoloni. Il campionato dell’imperfezione insomma attende la Roma e l’ultimo treno si ferma sabato alla stazione Olimpico. Fosse per Mou sarebbe già a bordo, con coca cola fresca e ipad per ingannare il tempo durante il viaggio. Abraham e compagni si faranno trovare pronti?