Il patron della Lazio ammette di non aver fatto nessuna gaffe
«Lo ammetto, non conosco il Molise, ma conosco una regione molto simile, l’Abruzzo, perché mio nonno era di Amatrice». Claudio Lotito cerca l’affinità con la regione in cui è candidato all’uninominale del Senato per Forza Italia, e al suo debutto nella «regione fantasma, perché non ascoltata da nessuno», come dice prima della convention azzurra a Campobasso, trova l’affinità con Amatrice, provincia di Rieti, nel Lazio. Una dichiarazione che fa il giro dei social, diventando subito gaffe virale e facile motivo di attacco per gli avversari politici, dal Pd a Sinistra italiana. Il patron della Lazio – sentito da LaPresse – si scaglia contro «gli ignoranti che dovrebbero studiare». E fornisce la sua versione che affonda le radici nell’Ottocento: «Si stanno divertendo a scrivere male di me strumentalizzando un errore che errore non è. Io ho detto che pur non conoscendo il Molise conosco le sue peculiarità perché è territorio molto simile all’Abruzzo, dove è nato mio nonno, che era di Amatrice e che è nato lì quando Amatrice faceva parte degli Abruzzi e della provincia de L’Aquila. Chi deve mettersi a studiare non sono certo io che Amatrice la conosco benissimo e so perfettamente dov’è: ho una bellissima azienda agricola di 300 ettari e tre ville».