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Spinazzola e Zalewski, sfida a distanza

I due esterni di fascia lavorano a distanza per tornare nella migliore condizione possibile

C’è chi ha bisogno di lavorare anche in una Trigoria deserta. Mourinho ha salutato tutti martedì scorso, dando appuntamento alla squadra per lunedì, anche se Inter-Roma potrà iniziarla a preparare sul serio solo un paio di giorni prima del match, col ritorno dei nazionali. I pochi rimasti alla base si sono allenati agli ordini dello staff fino a giovedì, ma per quattro giallorossi c’è stata una seduta extra ieri: Belotti, Camara, Zaniolo e Spinazzola.

Quattro nomi non casuali, ragazzi che devono ritrovare la condizione migliore, a partire dal terzino sinistro che ha preferito rinunciare – in accordo con il ct Mancini – alla chiamata dell’Italia per dedicarsi agli allenamenti. Le prime partite della stagione hanno riconsegnato alla Roma un atleta integro e questo è già un primo passo dopo un anno quasi intero passato a recuperare , non senza intoppi, dalla rottura del tendine d’Achille.

Ora Spinazzola deve ritrovare quello spunto che lo ha reso uno dei migliori esterni del campionato, perché quello visto fin qui è un giocatore troppo “normale” per garantirsi il posto fisso in squadra. Se Zalewski non avesse accusato vari problemi fisici, tra un infortunio alla caviglia rimediato con il Tottenham, una brutta influenza e un affaticamento all’adduttore, Spinazzola avrebbe giocato meno partite.

Finora il conto dei due esterni sinistri dice che il terzino umbro ha giocato tutte e nove le gare ufficiali disputate dalla Roma, sette delle quali da titolare, mentre il polacco ne ha saltate tre ed è partito dal 1’ solo in due occasioni.

Ai pochi minuti (244 contro i 616 di Spinazzola), Zalewski ha però aggiunto la partita dell’altro ieri in nazionale contro l’Olanda. Uscito a 11’ dal termine, il giovane talento romanista ha mosso un altro passo importante verso la convocazione al Mondiale. Domenica Zalewski sarà impegnato in Galles, poi lo aspettanoo dodici partite con la Roma per tornare protagonista anche in giallorosso. A cominciare da San Siro, dove potrebbe riprendersi il posto.

Lo scrive Il Tempo.

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