I voti ai calciatori della Roma dopo il pareggio contro il Torino
RUI PATRICIO 6,5
A freddo sfodera il più grande intervento della stagione smanacciando un colpo di testa di Zapata, da lì infila due tre interventi che danno sicurezza al reparto. Incolpevole sul gol del colombiano.
MANCINI 6,5
Esclude dalla partita Radonjic, descritto come il pericolo numero uno del match a tinte granata. Qualche eccessivo ricorso al lancio lungo da affinare.
LLORENTE 7
Prova gigantesca dello spagnolo su Zapata, marcatura arcigna in stile Smalling e diverse chiusure di livello soprattutto nel primo tempo.
N’DICKA 5,5
In crescita per impostazione e marcature, subisce la fisicità di Seck ma alla distanza gli prende le misure. Perde la marcatura su Zapata in occasione del pareggio granata, peccato.
KRISTENSEN 6
Timido, troppo timido nel primo tempo, più propositivo nella ripresa. Dal suo piede nasce l’assist del momentaneo vantaggio di Lukaku.
PAREDES 6
Marcato a uomo da Tameze fatica a trovare spazi utili per impostare il gioco, nella ripresa più libero di giostrare la sfera, ha dato maggiore sostanza alla manovra.
CRISTANTE 6,5
Schierato da mediano corre per due-tre e continua ad interpretare il ruolo da mezzala, con inserimenti costantemente pericolosi. Sfortunato per l’ennesimo legno di questo inizio stagione.
SPINAZZOLA 6
Prima parte di gara un po’ in sordina per l’esterno azzurro che poi nella ripresa con maggior coraggio trova un paio di guizzi di livello.
DYBALA 6
Asfissiato dalle marcature opprimenti dei difensori granata, con tre quattro giocate di qualità sopraffina sembra tornato ai suoi livelli massimi. Nella ripresa ritarda nella chiusura in rete di un assist di Lukaku, poi cala vistosamente.
EL SHAARAWY 5
Evanescente come a Tiraspol.
LUKAKU 7
Si carica letteralmente sulle spalle la Roma portandosela dietro sotto il settore, dopo il gol del vantaggio, il terzo consecutivo in giallorosso. Purtroppo non è bastato.
ZALEWSKI 5
Inconcludente e involuto come negli ultimi 6-7 mesi.
BELOTTI 6
Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma in 5-6 minuti è quasi impossibile incidere.
MOURINHO 5,5
Schiera la Roma a specchio con il 3-4-2-1 per far prevalere la maggior qualità tecnica dei suoi. Nella ripresa dopo il vantaggio ritarda vistosamente la lettura dei cambi, inserendo il solo (inconcludente) Zalewski e lasciando in panchina Bove e Belotti. Il pari arriva e dopo è troppo tardi.