Un ritorno a San Siro che è stato nuovamente segnato da un’amara espulsione e da una partita che José Mourinho ha dovuto seguire dalla tribuna, con il ricordo della sua espulsione contro il Monza ancora fresco nella mente. Il tecnico del Roma ritiene che ci sia ancora del conto aperto con quella partita.
Inoltre, Mourinho ha evidenziato il fatto che l’Inter ha avuto due giorni in più di riposo rispetto al Roma per preparare questa partita. Mentre i nerazzurri hanno giocato in Champions League il martedì sera, i giallorossi hanno partecipato all’Europa League il giovedì alle 21. Mourinho ha espresso il suo disappunto riguardo al calendario, dichiarando: “Siamo venuti a San Siro con un altro regalo dalla Lega, che non ci ha dato l’opportunità di giocare il lunedì”.
Queste parole non sono nuove nel vocabolario del Roma, e anche Tiago Pinto aveva espresso lo stesso concetto prima della partita. Tuttavia, Mourinho era particolarmente infastidito dall’arbitraggio di Maresca e dalla sua gestione dei cartellini e della partita. Ha affermato: “Sembra che i giocatori ammoniti siano stati scelti deliberatamente. I due difensori centrali, Mancini e N’Dicka, insieme ai centrocampisti Paredes e Cristante, sono stati tutti ammoniti. L’Inter ha avuto l’opportunità di sostituire Pavard, noi non avevamo questa possibilità. È spiacevole che non ci sia abbastanza rispetto per i miei giocatori, l’atteggiamento dell’arbitro verso N’Dicka e Mancini lo ha dimostrato fin dall’inizio”.
Il tecnico ha espresso il suo disappunto nei confronti dell’arbitro e della Lega, evidenziando le difficoltà affrontate dalla sua squadra, che doveva fare i conti con le assenze di giocatori chiave come Dybala, Smalling, Pellegrini, Renato Sanches e Spinazzola. Questi cinque elementi, insieme ad Abraham e Kumbulla, avrebbero sicuramente potuto influenzare la prestazione della squadra. Lo scrive il Corriere dello Sport.
