Due giorni dopo il match, il terzino si sfogò in un’intervista alla stampa serba
Il 2 maggio 2010 l’Inter vinceva 2-0 all’Olimpico contro la Lazio e, di fatto, ipotecava lo scudetto. In quell’occasione molti supporter biancocelesti ordirono un proprio e vero tifo per la squadra di Mourinho con striscioni del calibro di “Scansamose” e “Oh Nooo”, srotolato quando l’Inter segnò. Nella conferenza stampa pre Genoa-Roma, Claudio Ranieri, rispondendo a una domanda di un giornalista che gli ha chiesto se la Lazio si potesse “scansare” contro l’Atalanta (attualmente al quarto posto e che sarà ricevuta dalla Lazio nel prossimo turno) come ha fatto contro l’Inter 9 anni fa, Ranieri, riferendosi al 2010 ha detto: “Così è stato, così fu”, scatenando le reazioni indignate del reparto della comunicazione biancoceleste.
Il giorno dopo quella partita Aleksandar Kolarov (oggi calciatore della Roma ma all’epoca dei fatti alla Lazio) si sfogò in un’intervista alla stampa serba: “Sono ancora sconcertato per quanto accaduto – disse Kolarov 9 anni fa –. Nella mia carriera non avevo mai assistito a nulla di simile. Invece di essere dalla nostra parte e tifare dunque per la salvezza della Lazio, la stragrande maggioranza dei 56 mila spettatori ci schernivano e ci urlavano di non giocare la partita. Immaginate come si possa giocare ascoltando il coro ‘Se vincete, ve menamo‘. I fischi e i mugugni del pubblico hanno accolto qualsiasi parata del nostro portiere e ogni nostra offensiva. Al contrario, venivano applaudite tutte le azioni dell’Inter. I loro gol sono stati celebrati con un’incredibile esultanza. Non so se definire tutto ciò ‘odio verso la Roma’, ma questo atteggiamento è andato oltre la rivalità sportiva, il buon senso e l’intelligenza. Non è più una passione, ma una malattia. Non riesco a capire come qualcuno preferisca danneggiare gli altri piuttosto che assistere a un successo della propria squadra“.