Eccessiva la prudenza del nuovo proprietario alla prima intervista ufficiale, secondo Fabrizio Bocca de “La Repubblica”
“I Friedkins” è un titolo perfetto per una comedy tv. Alla prima manifestazione pubblica di Dan e Ryan, la Roma è sommersa da concetti indistinti, dove “vincere“, “lavoro“, tempo“, stadio“, “futuro” e “campioni” dicono tutto e niente e sono stati tirati in ballo già troppe volte.
Una decina di anni di Pallotta hanno reso diffidenti i tifosi della Roma. Friedkin arriva sull’onda del pregiudizio del precedente proprietario, business man arido di passione di calcio, presuntuoso, cantore di favole e zero fascino. La prudenza di Friedkin risulta estrema, forse eccessiva per chi non vince e vede campioni passare e andare via.
Dzeko costa troppo, si punta sulla conferma di Zaniolo (per farne un business ancora più grande tra un anno o due?), si prende Pedro a zero, ma non certo un giocatore di particolare fascino. Resta lì Fonseca, uno troppo buono e mite per dare la svolta. L’idea di un guru come Rangnick era affascinante, ma di non facile realizzazione. La prudenza eccessiva spaventa, perché non è una garanzia, perché i 10 anni precedenti sono stati una continua promessa.
Per ora nessun cenno di cambiamento, Inter e Juve stanno facendo rivoluzioni nonostante siano più in alto. Friedkin, se ti sei buttato nel calcio inventati qualcosa per rompere il tran tran di questo monotono ménage. Lo scrive La Repubblica.