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Match Program – Young Boys vs Roma: inizia il cammino europeo dei giallorossi

I giallorossi di Fonseca iniziano il loro cammino europeo

Giovedì 22 ottobre alle 18.55 inizierà la stagione europea della Roma di Paulo Fonseca. I giallorossi faranno visita allo Young Boys per la prima gara valevole per il girone A.

L’allenatore e l’impronta di gioco

Gerardo Seoane, nato il 30 ottobre del 1978 a Lucerna da giocatore (centrocampista centrale) ha trascorso la sua intera carriera in Svizzera con le maglie di Lucerna, Sion, Bellinzona, Aarau e Grasshoppers, salvo una parentesi al Deportivo La Coruna nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2002. Con i galiziani è stato impiegato però solamente in 2 partite di cui una volta da titolare ottenendo nel suo score personale solo un cartellino giallo ma ben due trofei: la Copa del Rey e la Supercoppa spagnola.

Nella sua esperienza da calciatore è riuscito anche ad ottenere 14 presenze tra Europa League e fase qualificatoria in Champions League, in quest’ultima occasione realizzando una rete (Sion 4-0 Jeunesse Esch del 23 luglio 1997). Il suo score personale in Svizzera recita 251 presenze, 13 gol, 52 cartellini gialli e 2 espulsioni. Nella sua carriera ha anche vestito la maglia della Svizzera Under 21 in 18 occasioni siglando 3 reti, tuttavia non è mai stato convocato nella Nazionale maggiore.

Dal 2013 ha intrapreso la carriera da allenatore, sempre nel Lucerna, dove gode della stima di tutto l’ambiente, sia per il trascorso da giocatore sia per la serietà mostrata nella sua gavetta da allenatore. Con il Lucerna Under 18 allena 36 volte ottenendo uno score medio di 1,86 punti a partita. Nella stessa stagione, precisamente dal 4 all’8 aprile 2013 è stato allenatore ad interim della prima squadra, accompagnando la squadra nella sconfitta del 6 aprile 2013 contro il Sion per 2-1, la sua prima uscita ufficiale fu caratterizzata dal 4-1-4-1.

Dal 2014 al 2018 gli viene affidata la guida tecnica dell’Under 21 del Lucerna dove Seoane si ben distingue facendo viaggiare i giovani del club con una media di 1,81 punti a partita. In questa stagione ha giocato la maggior parte delle partite con il 4-3-3, dimostrando però di sapersi adattare anche al 4-2-1-3 e al 4-1-4-1. Dopo aver acquisito la licenza Pro Uefa da allenatore nella stagione 2014-2015, contemporaneamente alla carica di allenatore dell’Under-21, ricopre il ruolo di vice allenatore della prima squadra.

Infine la promozione ufficiale arriva dal gennaio del 2018 sino al 30 giugno del 2018 quando viene promosso dall’Under 21 alla prima squadra dalla 20^ giornata al termine della Super League svizzera. Qui l’inedita svolta, presenta il Lucerna in campo con il 4-2-3-1 e i risultati si vedono subito. In 17 partite ottiene 10 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte con una media punti a partita del 2,00 spaccato. La qualità del gioco e i risultati ottenuti in campo portano alla prestigiosa chiamata dello Young Boys, già campione di svizzera nella stagione 2017-2018, che lo mette sotto contratto dal 1 luglio 2018 ad oggi.

Con lo Young Boys propone principalmente il 4-4-2 adattandosi in alcune circostanze anche al 4-2-3-1 e al 4-1-4-1. Nelle recenti prestazioni europee ha giocato spesso con il 4-3-3 come lo dimostrano le partite contro il Glasgow Rangers del 12 dicembre 2019 e contro il Klaksvik e il Midtjylland nelle qualificazoini alla Champions League di questa stagione. Nella loro ultima uscita europea (preliminari di Europa League), hanno giocato però nuovamente con il 4-4-2 contro il Tirana, vincendo poi 3-0 e accedendo alla fase a gironi.

Nella penultima giornata di campionato Seoane ha mostrato per la prima volta il 3-4-2-1 (vincendo 1-0 contro il Vaduz), modulo speculare a quello spesso utilizzato da Paulo Fonseca nella Roma. Prove in vista? Possibile, anche se nell’ultima giornata di Super League è stato riproposto il 4-4-2 (0-0 contro il Servette). La squadra si distingue per l’ottima organizzazione sia difensiva che offensiva.

La squadra non subisce gol da 4 partite consecutive ma eccezion fatta per il match contro gli albanesi del Tirana l’attacco ha leggermente frenato nella finalizzazione (1 gol fatto e zero gol subiti nelle ultime 3 partite tolta la gara con il Tirana). Nelle 105 partite disputate con lo Young Boys l’allenatore ha la media di 2,15 punti a partita. Score che ha consentito a Seoane di proseguire nella cavalcata trionfale dello Young Boys che si è aggiudicata gli ultimi tre campionati svizzeri consecutivi.

La rosa dello Young Boys

Gli ultimi acquisti e il valore della rosa

Nonostante l’addio di Hoarau, Assalé e Lotomba nel corso dell’ultima campagna acquisti, lo Young Boys gode di una rosa capace di tenere testa agli avversari non solo in campionato ma anche nelle competizioni europee, come dimostrato nel corso delle ultime stagioni. Sono state completate alcune operazioni di mercato che hanno portato alla corte di Seoane due terzini fondamentali per completare l’organico: Silvan Hefti (dal San Gallo per 1,25 milioni, terzino destro) e Jordan Lefort (dall’Amiens per 1,00 milione di euro, terzino sinistro).

L’ultima campagna acquisti è stata completata con un bilancio positivo di 7,75 milioni di euro grazie proprio alle plusvalenze di Assalé e Lotomba. Il valore economico della rosa costruita dal 2016 ad oggi dal direttore sportivo svizzero Christoph Spycher e dal tecnico Gerardo Seoane ha una valutazione complessiva di 58,90 milioni di euro. A livello di gruppo, si è costruito dal 2017 ad oggi un ambiente sano, solido e compatto che ha visto trionfare lo Young Boys in campionato per tre anni di fila e ottenendo ottimi risultati in Champions League e Europa League. Nel 2020 spicca agli onori di cronaca la scelta di club e giocatori di tagliarsi lo stipendio per salvare il lavoro di 140 dipendenti del club.

I portieri

I portieri in rosa sono tre: il titolare von Ballmoos che ha sin qui giocato 5 partite su 7, il secondo portiere Faivre che ha giocato 2 partite su 7 e il terzo portiere ancora mai utilizzato Neuenschwander.

I terzini

Nella linea difensiva sulla destra il titolare è Hefti a cui Quentin Maceiras fornisce il minutaggio necessario per rifiatare. Il terzino sinistro titolare è il francese Lefort a cui però Ulisses Garcia contende spesso il posto nell’undici iniziale. Presente come terzino destro anche Léo Seydoux ancora mai utilizzato.

I centrali di difesa

Al centro della difesa c’è il capitano Lustenberger, che però non manca di essere schierato anche sulla linea mediana, al suo fianco il centrale guineano Camara. Zesiger prima alternativa e Bürgy la quarta scelta con soli 14 minuti accumulati in stagione.

I centrocampisti esterni

Nella linea a quattro di centrocampo spiccano come ali titolari il camerunense Moumi Ngamaleu (sulla sinistra) che in questa stagione ha giocato sempre da titolare siglando anche una rete e dall’altro lato del campo lo svizzero Fassnacht, anche lui sempre titolare in stagione e con due reti all’attivo. Spicca in rosa la presenza come centrocampista di sinistra anche l’esperto calciatore serbo Sulejmani, schierato 6 volte in stagione con una rete siglata. Sulla sinistra c’è anche lo svizzero Spielmann che ha sin qui accumulato, causa infortunio, solamente 51′ minuti.

I centrocampisti centrali

Al centro del centrocampo vengono utilizzati principalmente Sierro e Gaudino, ma si registra anche l’utilizzo nelle turnazioni di Martins Pereira e Aebischer. Debutto nel calcio dei grandi per il giovane 18enne Fabian Rieder.

Si segnala l’assenza di Lauper per rottura del legamento crociato che non gli ha ancora permesso di esordire nel corso di questa stagione.

Gli attaccanti

In avanti il nome principale è certamente Nsame, punta camerunense e capocannoniere della passata stagione. Al suo fianco vengono schierati principalmente Elia e Mambimbi (19 anni e un gol in 162′ giocati). Il franco-statunitense Siebatcheu ha accumulato 6 presenze ma disputando solamente 59 minuti in questa stagione. Nell’attacco dello Young Boys c’è anche il 23enne albanese Seferi, che però non è ancora mai stato convocato.

I 3 pericoli principali per la Roma

1) Jean-Pierre Nsame

Il pericolo numero uno della sfida è certamente Jean-Pierre Nsame, punta centrale camerunense classe ’93 allo Young Boys dal 2017, protagonista assoluto dei tre titoli svizzeri vinti. Precedentemente ha vestito la maglia dell’Angers (squadra che lo ha cresciuto calcisticamente) poi del Carquefou, dell’Amiens e del Servette. Questo lo score di Nsame da quando veste la maglia dello Young Boys:

  • Stagione 2017/2018: 45 presenze, 15 gol, 5 assist, 2281 minuti giocati
  • Stagione 2018/2019: 40 presenze, 16 gol, 5 assist, 2415 minuti giocati
  • Stagione 2019/2020: 46 presenze, 41 gol, 7 assist, 3802 minuti giocati (Capocannoniere del campionato svizzero con 32 reti)

Dai dati raccolti è possibile notare come Nsame sia esploso proprio grazie Seoane e ad una continuità tale di presenze e rendimento da renderlo l’uomo copertina del club campione di Svizzera. Si tratta di una punta di peso, rapida e che sa farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Nel corso di questa stagione ha già totalizzato 4 reti e un assist in 7 partite.

2) Moumi Ngamaleu

Connazionale di Nsame, Moumi Ngamaleu è un esterno bi-fascia veloce e in grado di fornire un supporto totale alla fase offensiva. Lo testimoniano i dati della scorsa stagione dove sigla 11 reti e 12 assist in 46 partite. Ngameleu in 135 partite disputate con la maglia dello Young Boys ha totalizzato 30 reti e 30 assist. Il suo percorso di crescita, così come per Nsame, culmina con Seoane in panchina che lo riesce a valorizzare al meglio, è protagonista con lo Young Boys in tutti e tre i campionati consecutivi vinti.

3) Christian Fassnacht

Altro pericolo e altro tre volte campione di svizzera con lo Young Boys è decisamente lo svizzero Christian Fassnacht. In totale con la maglia giallonera ha ottenuto 147 presenze, 39 gol e 21 assist diventando uno dei perni principali del club. Nella passata stagione è stato capace di abbinare prestazioni di sacrificio a numeri utili per conseguire il terzo titolo di campioni di Svizzera. In 44 presenze ha siglato 12 gol e 6 assist.

Covid-19, due positivi nello Young Boys

Nella rosa dello Young Boys saranno assenti sino al 28 ottobre, dunque salteranno il match contro la Roma, il difensore centrale Ali Camara e il terzino Ulisses Garcia. Camara, si legge nel comunicato, si è recato in Portogallo con la nazionale guineana la scorsa settimana per un test match contro Capo Verde. Dopo il suo ritorno, è stato sottoposto a Berna, dove il test è risultato positivo. Nel caso di Garcia, una persona della sua famiglia stretta aveva dei sintomi, e il successivo test su questo membro della famiglia è risultato positivo. Dopo alcuni giorni di quarantena, anche Ulisses Garcia è stato sottoposto al test – con un risultato positivo. Dal momento che sia Camara che Garcia non hanno avuto contatti con i giocatori dello Young Boys dalla scorsa settimana, i due casi “non hanno alcuna influenza diretta sugli altri giocatori dello Young Boys”.
(a cura di Davide Aprilini)

Il club svizzero, campione nazionale in carica da ben tre anni, vuole provare a ritornare ai sedicesimi di finale, obiettivo che manca dal 2014

Gli svizzeri dello Young Boys sono i campioni in carica del campionato elvetico. Ma cosa aspettarsi dai gialloneri? Scopriamolo insieme:

La stagione passata e presente dello Young Boys

Fino a qui il cammino dei gialloneri nella Super League Svizzera 2020/21 è stato buono, ma non ai livelli sperati. Sono infatti arrivati due vittorie e due pareggi, che confermano per il momento la squadra di Gerardo Seoane al secondo posto dietro al San Gallo e a pari punti con il Lausanne-Sport. Diverso è invece il discorso della passata stagione: nonostante la pandemia abbia bloccato ovviamente anche in Svizzera il campionato, ripreso poi in estate, lo Young Boys ha saputo imporsi sulle avversarie, conquistando il 14′ titolo nazionale della sua storia, il terzo di fila. A risaltare sono soprattutto i numeri degli svizzeri: nella stagione scorsa la squadra ha perso solo 6 volte, subendo appena 41 reti e segnandone 80, praticamente il doppio.

Lo Young Boys festeggia la vittoria dello scudetto 2019/20, il terzo titolo consecutivo

Il cammino in Europa League

Discorso leggermente diverso per quanto riguarda la competizione europea. La squadra svizzera, dopo aver partecipato alla fase a gironi di Champions League nella stagione 2018/19, con Juventus, Manchester United e Valencia in maniera fallimentare (1 sola vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte, che sono costate al club il quarto posto nel girone H), ha comunque alle spalle un passato interessante, soprattutto in Europa League.

Lo Young Boys affronta la Juventus, nella fase a gironi della Champions League 2018/19

Il massimo obiettivo raggiunto dalla squadra è il sedicesimo di finale dell’edizione 2014/15, in cui però gli svizzeri sono usciti pesantemente sconfitti dal doppio confronto con l’Everton (1-4 all’andata e 3-1 al ritorno). Da lì in poi il massimo piazzamento è stato la fase a gironi, escludendo però la stagione 2015/16, in cui la squadra è stata fermata alle qualificazioni, e la già citata stagione 2018/19 in Champions League. In particolare, nella passata edizione del torneo, la squadra ha di poco mancato l’obiettivo sperato della qualificazione alla fase eliminatoria: nonostante un buon cammino in un girone non semplice, con Porto, Rangers e Feyenoord, gli elvetici hanno mancato il la qualificazione solo per un punto. L’obiettivo europeo dello Young Boys è quindi chiaro: puntare almeno al secondo posto del girone A e cercare non solo di centrare la qualificazione, ma anche di puntare più in alto e arrivare a giocare l’ambito ottavo di finale, mai raggiunto dal club.
(a cura di Luca Pappaianni)

Il club, fondato a Berna nel 1898, vanta 14 campionati in bacheca

Per la prima volta in gare ufficiali, dopo un’amichevole e un doppio confronto in Coppa delle Alpi, la Roma si troverà di fronte allo Young Boys. Il club giallonero è stato fondato il 14 marzo 1898 da quattro studenti dell’Università di Berna, che nel nome richiamava quello degli Old Boys di Basilea, nel quale i quattro fondatori giocarono una partita amichevole. Lo Young Boys scende in campo per la prima volta il 17 giugno 1898, in un’amichevole contro il Viktoria. In città c’era già una squadra, l’FC Berna, fondata nel luglio 1894. Non di rado i calciatori dello Young Boys erano impiegati anche dall’FC Berna, con cui si discusse la fusione in un consiglio direttivo del 30 dicembre 1898. Alla fine entrambe le parti decisero di procedere autonomamente.

Nel 1900 lo Young Boys venne ammesso nella Federcalcio svizzera e i suoi successi iniziarono molto presto: nel 1902-03 il club giallonero ottenne un prestigioso 2-2 con il Losanna e travolse con un perentorio 7-0 il Fortuna Basilea. Furono schiantati anche i cugini dell’FC Berna: 3-1 all’andata e 5-0 nel ritorno casalingo. Vinto il girone centrale, lo Young Boys fu autorizzato a partecipare alle finali del campionato svizzero. Nella semifinale battè per 3-1 lo Zurigo, poi. nella finale, il Neuchatel Xamax, campione del girone ovest e favorito per la vittoria. Ciononostante il Neuchatel sottovalutò l’incontro e perse per 5-0,risultato con cui lo Young Boys vinse il suo primo titolo nazionale, appena 5 anni dopo la fondazione.

Dal 1903 al 1908, nonostante non sia riuscito a vincere di nuovo il campionato, lo Young Boys si piazzò sempre nei primi tre posti. Dal 1909 al 1911 vinse tre campionati di fila, prevalendo nell’ordine sul Winterthur, sul Servette e sullo Zurigo. Seguirono altri anni al vertice, ma per il quinto titolo i gialloneri dovettero aspettare il campionato 1919-20, mentre il sesto arrivò nel 1929, nel 1930 il club bernese sollevò al cielo la sua prima Coppa di Svizzera. Successo che replicò nel 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale. Seguirono due anni difficili: nel 1946 lo Young Boys terminò il proprio campionato al 12° posto (peggior risultato, a pari merito con il 1935), mentre nel 1947, a causa del 13° posto, venne retrocesso nella Lega Nazionale B, la seconda divisione svizzera. Riuscì a risalire solo nel 1950, rimanendo poi ininterrottamente per 38 anni nella massima serie del campionato svizzero.

Dagli anni (d’oro) ’50 ai giorni nostri

Negli anni ’50 lo Young Boys visse il periodo d’oro della propria storia, mettendo in bacheca, nel decennio, due Coppe di Svizzera (1953, 1958) e quattro volte, consecutivamente, il campionato (1957, 1958, 1959 e 1960). Con dieci titoli di svizzera, lo Young Boys può fregiarsi della “stella“. Nel 1959 i gialloneri arrivano anche in semifinale di Coppa dei Campioni, eliminati del Reims (dopo la vittoria per 1-0 all’andata, gli svizzeri subirono un pesante 3-0 nel ritorno giocato in Francia). Gli anni ’60 furono invece di digiuno, che si interruppe solamente nel 1976, quando vinsero la loro prima Coppa di Lega Svizzera, mentre nel 1977 fu messa in bacheca la quinta Coppa di Svizzera.

Bisognerà aspettare la stagione 1985-86 per rivedere lo Young Boys campione di Svizzera, a 26 anni dall’ultima volta, per l’undicesimo titolo della storia. Nel 1986-87 arrivò la prima Supercoppa di Svizzera e la sesta Coppa di Svizzera e i sedicesimi di finale di Coppa Campioni. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 lo Young Boys conobbe una flessione dei risultati, fatta eccezione per una partecipazione al primo turno di Coppa Uefa 1993-94, che nel 1997 culminarono con la seconda retrocessione della storia. Nel 1998 salì nuovamente in Lega Nazionale A, ma al termine della stagione 1998-99 retrocedette di nuovo riuscendo a risalire solamente nel 2000-01.

Nel 2005 lo Young Boys si è trasferito allo Stade de Suisse, attuale impianto utilizzato per le partite casalinghe. Nel XXI secolo il club giallonero è tornato ai vertici del calcio svizzero: dal 2002 al 2011 il club di Berna ha terminato i propri campionati tra il 2° e il 4° posto, arrivando, proprio nel 2010-11 ai sedicesimi di finale di Europa League. Nel 2004-05 e nel 2010-11 si è qualificato ai preliminari di Champions League, senza riuscire ad accedere ai gironi della massima competizione europea. Ritorna ai sedicesimi di finale di Europa League nel 2014-15. Vince il campionato svizzero tre volte consecutivamente (2017-18, 2018-19, 2019-20) arrivando a quattordici successi totali. Nel 2020 ha vinto anche l’ottava Coppa di Svizzera della propria storia. Nel 2017-18 si è qualificato per la prima volta ai gironi di Champions League, venendo sorteggiato con Juventus, Manchester United e Valencia: ultimo con 4 punti, ma con la soddisfazione della vittoria per 2-1 contro la Juventus nell’ultima giornata.

Palmarès

Campionato Svizzero: 14 (1902-03, 1908-09, 1909-10, 1910-11, 1919-20, 1928-29, 1956-57, 1957-58, 1958-1959, 1959-60, 1985-86, 2017-18, 2018-19, 2019-20)

Coppa di Svizzera: 7 (1929-30, 1944-45, 1952-53, 1957-58, 1976-77, 1986-87, 2019-20)

Supercoppa di Svizzera: 1 (1986)

Coppa di Lega Svizzera: 1 (1975-76)

Lo Young Boys è la seconda squadra con più partecipazioni nel campionato svizzero (114). Davanti ai gialloneri solo il Grasshoppers con 115. Il Basilea è al terzo posto con 112. Con 14 successi, è la quarta squadra ad aver vinto più volte il campionato: si trova dietro a Grasshoppers (27), Basilea (20) e Servette (17).
(a cura di Emilio Raso)

Tre i precedenti, non ufficiali, dei giallorossi contro gli svizzeri che, contro le italiane, hanno sempre vinto a Berna

I precedenti, non ufficiali, dei giallorossi contro la squadra elvetica sono tre: il bottino è di 2 vittorie per la squadra della capitale, ed un pareggio.

Un’amichevole pre stagionale nel 1934

Per il primo confronto tra le due squadre bisogna tornare indietro di 86 anni. Era il 2 luglio 1934 quando la Roma scese in campo al Wankdorfstadion per un’amichevole pre stagionale contro gli svizzeri. A Berna terminò 3-0 a favore dei giallorossi: dopo l’autorete di Siegrist, a trovare la via del gol furono Guaita e Scopelli.

Il Wankdorfstadion, lo stadio che ospitò l’incontro amichevole tra Young Boys e Roma.

Il doppio confronto in Coppa delle Alpi

Nel 1960 Roma e Young Boys si sfidarono due volte in un doppio confronto nel torneo di Coppa delle Alpi. All’andata, allo Stadio Olimpico, terminò 1-0 per i giallorossi grazie alla rete di Selmosson. A Berna, invece, ai capitolini bastò il pareggio per superare il turno. Al Wandkorfstadion, infatti, terminò 2-2: svizzeri in vantaggio con Alleman; poi la rimonta firmata due volte Pestrin, e a tre minuti dal triplice fischio il pareggio finale di Schneider.

Il tagliando per assistere a Roma-Young Boys.

Le precedenti contro le italiane

Nei sei precedenti dello Young Boys contro le italiane il bottino degli svizzeri è positivo: 4 vittorie e due sconfitte. La squadra di Berna ha vinto i tre incontri in squadra propria: due ai gironi di Europa League, contro Udinese e Napoli; una nel girone di Champions League della stagione 2018/2019, contro la Juventus. L’unica squadra ad uscire dal campo sconfitta, sia all’andata che al ritorno, è stata l’Udinese. Vediamo nel dettaglio le gare dello Young Boys in casa propria.

Il 3-1 contro l’Udinese

E’ il 25 ottobre 2012. Fase a gironi di Europa League: un Bobadilla scatenato non lascia scampo ai bianconeri di Guidolin. Inutile la rete del provvisorio 1-2 di Coda che riaccende le speranze solo per 10 minuti prima della tripletta definitiva del talento argentino dello Young Boys.

Gli svizzeri vinceranno anche al ritorno, 3-2 in casa dell’Udinese.

Bobadilla esulta per il gol del 3-1 finale.

Il 2-0 contro il Napoli

Ventitré ottobre 2014. Terza giornata della fase a gironi di Europa League. Un Napoli, svogliato e abbattuto, cade allo “Stade de Suisse” contro lo Young Boys. A decidere la gara le reti di Hoarau e Bertone.

Il gol di Bertone allo scadere.

Il 2-1 contro la Juventus

Una delle più memorabili vittorie dello Young Boys in Europa fu quella del 12 dicembre 2018 contro la Juventus. Allo “Stade de Suisse” di Berna, bianconeri ed elvetici si incontrano per la sesta giornata del Gruppo H di Champions League.

La squadra allenata da Allegri, che aveva già staccato il pass per gli ottavi di Champions, cade in terra svizzera. Decisiva, seppur inutile ai fini della classifica, la doppietta di Hoarau.
(a cura di Gabriele Spalletta)

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