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Caos arbitri: per gli allenatori una giornata da cartellino rosso, non per Rocchi: “Turno ottimo”

Mourinho

La nona giornata di Serie A è stata caratterizzata da ben 4 espulsioni, tutte in panchina. Gasperini: “Questi signori sono un problema serissimo”

La nona giornata di campionato, terminata ieri con un discusso Inter-Juventus 1-1, ha visto l’espulsione dalla panchina di ben 4 tecnici: Gasperini, Mourinho, Spalletti e Simone Inzaghi. Il tecnico della Dea sostiene di essere stato espulso per un clamoroso “capriccio” del direttore di gara: “Non ho detto assolutamente nulla, c’è soltanto voglia di protagonismo, ci devono mettere la faccia e spiegare il perchè della mia espulsione. Dobbiamo fare qualcosa, perchè questi signori sono ormai un problema serissimo”. Il tecnico della Roma Josè Mourinho, invece, è stato espulso (era già ammonito), dopo aver scalciato per rabbia verso la sua panchina dopo un fallo non fischiato a Zaniolo.

Più simile alla vicenda Gasperini, seppur con termini estremamente diversi e molto più morbidi, è l’espulsione a fine gara di Luciano Spalletti. Il tecnico del Napoli sostiene che, dopo aver fatto presente al direttore di gara un paio di episodi controversi, gli abbia detto “Comunque bravo eh…”.

A detta del tecnico del Napoli il fischietto Massa avrebbe scambiato quel serio “Comunque bravo” per una presa in giro, da qui il cartellino rosso. A differenza del tecnico della Dea, però, l’allenatore toscano è stato molto più morbido nelle dichiarazioni, sostenendo addirittura di essere “addolorato” nella speranza che Massa possa capire l’errore e cambiare idea.

La nona giornata si conclude poi col “Derby d’Italia“, terminato tra le scintille in un discusso 1-1, siglato da Dybala su calcio di rigore al 90′. Simone Inzaghi, dopo il controverso episodio che ha visto negare all’Inter una vittoria quasi portata a casa, protesta in maniera vibrante dalla panchina e viene espulso. Ma, come per Spalletti, la conferenza stampa del tecnico nerazzurro non riserva altre stoccate al direttore di gara: “Sì, c’è rammarico e dispiacere perchè la vittoria che stava maturando l’avremmo meritata. La mia espulsione? Giusta”.

Raramente abbiamo assistito ad una giornata di campionato con ben 4 tecnici espulsi. La questione arbitrale, dopo le pesanti polemiche dopo Lazio-Roma e Juventus-Roma, si fa sempre più accesa. Tra i tecnici, soprattutto dalle parole di Gasperini, si evince la voglia degli allenatori di far parlare gli arbitri a fine partita.

Questo darebbe l’opportunità agli stessi fischietti, dopo episodi controversi, di spiegare meglio la situazione e la dinamica di gioco. Il designatore Rocchi, però, non tocca l’argomento e si “limita” a difendere la sua classe arbitrale: “Sia chiaro, noi non ci tiriamo indietro di fronte agli errori, però la giornata appena conclusa per noi è stata ottima. Bel turno“.

Ancora una volta si glissa il tema delle dichiarazioni dei direttori di gara dopo la partita. In passato, i vari designatori, sembrava volessero aprire a questa opportunità, ma in ogni occasione si è poi puntualmente rinviata la decisione di concedere il microfono all’arbitro nel post gara. Vedremo se queste dichiarazioni di Rocchi saranno seguite da altre visto che, specie dopo il durissimo attacco di Gasperini, la cosa non sembra destinata a finire qui.

Altro argomento caldo che tiene banco in queste ore, specie dopo il discusso Derby d’Italia, è il celebre “protocollo” del VAR. I nerazzurri protestano perchè Mariani, sul contatto che ha visto come protagonista negativo Dumfries, vede l’azione e non la giudica da calcio di rigore.

Su questo vertono le proteste di Inzaghi a fine gara: “L’arbitro ha fatto chiaro segno di proseguire, era chiaro come secondo lui non ci fosse nulla. Ci hanno sempre detto che se il direttore di gara vede, e quindi giudica un contatto, il VAR non può intervenire“. Risulta essere sempre molto labile il confine tra “VAR” e “Moviola in campo”, inoltre genera ancora troppe polemiche la parte del regolamento che recita “Chiaro ed evidente errore“.

Per ora il designatore Rocchi ha difeso la sua classe arbitrale a spada tratta, ma è chiaro che se le proteste dovessero proseguire, specie con questi toni, serviranno chiarimenti sempre più decisi e approfonditi. Già all’ottava giornata, dopo il “caso Orsato”, ha fatto scalpore la decisione dell’AIA di non fermare il fischietto veneto.

Rocchi, dal canto suo, afferma che la classe arbitrale non si tira mai indietro di fronte agli errori. Ma è lecito domandarsi se si può fare qualcosa per spazzare via più dubbi possibili. Vedremo se la richiesta di Gasperini, di far parlare gli arbitri a fine gara dopo episodi dubbi, sarà accolta oppure cadrà nel vuoto.

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