E se alla fine restasse Ranieri? il tecnico che quaranta giorni fa ha assunto la guida di una Roma in crisi, potrebbe essere confermato anche per la prossima stagione. Non si tratta più solo di un’ipotesi romantica, ma di una possibilità concreta che prende forma grazie alla stima di società, tifosi e squadra, e ai risultati positivi che iniziano a emergere.
La scelta di mantenere Ranieri potrebbe anche rispondere alla strategia dei Friedkin di rendere il club più attrattivo per i grandi top manager in circolazione. Un processo di rilancio e crescita che potrebbe richiedere più di sei mesi, il tempo rimanente fino al termine della stagione. In quest’ottica, il “Ranieri-bis” rappresenterebbe una soluzione all’insegna della continuità.
Ranieri, “50% tecnico e 50% dirigente”, è stato incaricato dalla proprietà non solo di guidare la squadra, ma anche di contribuire alla scelta del suo successore ideale. Tra le candidature di alto profilo emerge quella di Carlo Ancelotti, un nome che combina esperienza, strategia e profonda conoscenza della Serie A. Dopo aver trionfato in Europa con il Real Madrid, Ancelotti potrebbe accettare una nuova sfida nella città dove ha militato da calciatore. Inoltre, il suo arrivo potrebbe aprire la strada al figlio Davide, suo storico vice, per un futuro in giallorosso.Un’altra opzione di grande rilievo resta Massimiliano Allegri, il cui profilo continua ad affascinare i Friedkin. Sullo sfondo si parla anche di Gian Piero Gasperini, tecnico legato alla recente ascesa dell’Atalanta e accostato alla Roma nelle ultime settimane.
Se la Roma non dovesse riuscire a convincere uno di questi top manager per la prossima stagione, la soluzione più naturale sarebbe confermare Ranieri. Il tecnico romano, con la sua esperienza e il suo legame viscerale con la squadra e la città, potrebbe rappresentare il pilastro su cui costruire il futuro del club, mantenendo viva la fiducia dei tifosi e garantendo stabilità in un momento cruciale per il progetto giallorosso.
Lo riporta La Gazzetta dello Sport