Cori, striscioni, bandiere e petardi hanno caratterizzato la lunga giornata del derby della Capitale, disputato in notturna dopo sei anni e concluso con il 2-0 per la Roma. Fin dalla mattina i primi tifosi hanno iniziato ad affluire nei pressi dello Stadio Olimpico, blindato da sabato con un imponente dispositivo di sicurezza. Oltre 2.000 agenti sono stati dispiegati per garantire l’ordine, con strade chiuse, bonifiche e controlli accurati.
La tensione è esplosa nel primo pomeriggio a Ponte Milvio, vicino al Bar River, dove circa 300 ultras delle due fazioni, molti con il volto coperto e armati di mazze, si sono fronteggiati lanciando fumogeni. L’intervento delle forze dell’ordine con idranti ha evitato scontri diretti tra i gruppi rivali. Un altro episodio preoccupante si è verificato intorno alle 19:30 al Flaminio, sul Lungotevere Gran Ammiraglio Thaon di Revel, dove un’auto è stata colpita da un petardo e ha preso fuoco, scatenando un nuovo allarme.
Anche al termine del match non sono mancati momenti di tensione. All’uscita dello stadio, all’incrocio tra via San Giuliano e via dei Robilant, alcuni tifosi laziali hanno lanciato bottiglie contro la polizia, che ha prontamente bloccato un ultras, poi trasferito al Distretto di Ponte Milvio. Durante i controlli, le forze dell’ordine hanno sequestrato numerosi oggetti pericolosi da entrambe le tifoserie, tra cui aste in plastica con punte metalliche, coltelli, mazze da baseball e di legno. Alcune di queste erano legate a bombe carta simili a quelle che, nell’ultimo derby di Coppa Italia, avevano provocato feriti sugli spalti.
Ulteriori sequestri sono avvenuti nei dintorni dello stadio, dove sono stati trovati coltelli nascosti nelle aiuole, soprattutto nell’area nord. Durante l’ingresso della tifoseria laziale per preparare la coreografia della curva Nord, un giovane ventenne romano è stato sorpreso con un cacciavite e un altro oggetto pericoloso. Per il ragazzo è scattata immediatamente una denuncia e l’applicazione di un Daspo.
Lo riporta Il Messaggero