Monza, Venezia, Cagliari, Verona, Parma, Empoli, Lecce e Genoa. Questa è la compagnia poco lusinghiera della Roma in campionato, composta da squadre che, in 20 giornate, non sono mai riuscite a mettere insieme due vittorie consecutive. Un dato che pesa enormemente sulle ambizioni del club capitolino, spiegando il decimo posto in classifica e la difficoltà nel competere per un piazzamento europeo.
Da De Rossi a Juric, passando per Ranieri, nessun tecnico è riuscito a invertire il trend. Claudio Ranieri, alla guida della squadra da dicembre, è riuscito a inanellare un “filotto” di vittorie soltanto considerando le varie competizioni: Roma-Lecce (4-1) e Roma-Braga (3-0) a dicembre, oppure Roma-Samp (4-1) e Roma-Parma (5-0) nello stesso mese, tra Coppa Italia ed Europa League. Tuttavia, questa continuità non si è mai riflessa in Serie A, dove il rendimento altalenante continua a penalizzare la squadra.
Secondo molti osservatori, alla base di questo limite c’è una questione di personalità del gruppo. Per dirla con le parole di José Mourinho, alla Roma mancano quei “banditi” capaci di trascinare la squadra nei momenti difficili. Il derby vinto, che avrebbe potuto rappresentare la svolta della stagione, non ha avuto l’effetto sperato. La squadra non è stata in grado di costruire sulle basi di quella vittoria, cadendo nuovamente nella spirale di risultati altalenanti che ne hanno caratterizzato l’intera stagione.
Lo scrive Il Corriere della Sera.