Roma, occhi su Bergamo: il quarto posto è una battaglia e la Dea non perdona

Lunedì sera al Gewiss un bivio cruciale: Ranieri può superare Juve e Lazio, ma trova un'Atalanta ferita e affamata

Atalanta

A Bergamo si gioca un frammento cruciale di stagione, forse il più delicato, forse il più rivelatore. La Roma di Claudio Ranieri, rinata nello spirito prima ancora che nei risultati, è pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo nella corsa alla Champions League. Lunedì sera, alle 20:45, il Gewiss Stadium sarà teatro di una sfida che profuma di destino: con una vittoria, i giallorossi scavalcherebbero Juventus e Lazio, issandosi a 66 punti e conquistando in solitaria il quarto posto. È il disegno inatteso di un finale tutto da scrivere: il gol di Vecino al 97’ e il pareggio tra biancocelesti e bianconeri hanno rimesso la Roma al centro del proprio cammino, padrona del futuro.

Solo un mese fa, immaginare uno scenario simile sembrava illusorio. L’arrivo di Ranieri ha invece ricompattato un gruppo in affanno, restituendogli equilibrio, fiducia e identità. Ora la Roma si presenta a Bergamo con il vento alle spalle e una classifica che alimenta speranze mai sopite.

Di fronte, però, c’è un’Atalanta orgogliosa e ferita, ancora terza con 68 punti, a soli cinque punti dai giallorossi ma braccata da vicino. La sfida d’andata, lo scorso 2 dicembre, raccontava tutta un’altra storia: l’Atalanta batteva la Roma 2-0 grazie a De Roon e al gol dell’ex Zaniolo, centrando l’ottava vittoria consecutiva in campionato e restando incollata al Napoli di Conte. Da allora, per la Dea ci sono stati alti e bassi, ma resta una delle squadre più strutturate della Serie A. Ora, con tre gare al traguardo, ogni errore pesa doppio: per Gasperini perdere lunedì significherebbe tornare nel mucchio. Ecco perché la Roma dovrà aspettarsi una battaglia, più che una partita.

Atalanta

Pressing a uomo e costruzione fluida: intensità e rischi di una squadra camaleontica

L’Atalanta di Gasperini si muove secondo un principio granitico: dominare l’uomo. In fase di non possesso, la Dea marca a tutto campo, seguendo ogni riferimento in ogni zona: una filosofia rischiosa ma tremendamente efficace se ben eseguita. In costruzione, la squadra parte con un 3-4-2-1 che si trasforma rapidamente: Ederson si abbassa per formare una linea a tre in uscita, i braccetti prendono ampiezza e si alzano, gli esterni spingono e i due trequartisti svariano per dare superiorità. L’obiettivo è creare densità sugli esterni, zona da cui nascono la maggior parte delle azioni offensive.

Quando ha il pallone, l’Atalanta alterna sviluppo verticale e combinazioni strette: se pressata alta, cerca il lancio su Retegui, punta forte fisicamente e bravo a lavorare di sponda; se invece ha più tempo, costruisce dal basso cercando il movimento tra le linee e l’interscambio continuo. È una squadra di grande dinamismo: spesso il difensore che rompe la linea per recuperare palla poi accompagna fino all’area. Ma proprio qui nascono i rischi: se salti il primo duello, si aprono spazi enormi alle spalle, che la Roma dovrà essere brava a sfruttare con i tempi giusti.

Retegui

De Ketelaere, Lookman ed Ederson: talento e fisicità al servizio dell’assalto nerazzurro

Le insidie offensive dell’Atalanta sono ben distribuite, ma alcune individualità fanno la differenza. La prima è Charles De Ketelaere, finalmente esploso: gioca da trequartista a piede invertito e sa essere letale negli inserimenti e nel gioco aereo. Svaria, crea, rifinisce. Accanto a lui, se sarà recuperato, agirà Lookman, in dubbio ma potenzialmente decisivo: l’anglo-nigeriano è il principale creatore di superiorità numerica, abile nel dribbling e nel tiro dalla distanza. La Roma dovrà essere pronta a raddoppiarlo sistematicamente. Al centro dell’attacco, invece, Retegui porta fisicità e presenza: eccellente nel gioco spalle alla porta, è il riferimento a cui l’Atalanta affida la risalita del campo e le giocate in area. Sulle fasce, Bellanova e Zappacosta offrono spinta continua e possono mettere in difficoltà chiunque sul piano fisico.

A centrocampo, Ederson è l’equilibratore, forse il vero motore nascosto della Dea: recupera, imposta e si inserisce. La sua capacità di trasformarsi da mediano a incursore rende imprevedibile il fronte offensivo nerazzurro. Insieme a lui, occhio a Pasalic, maestro dei tempi d’inserimento e sempre pericoloso quando si butta negli spazi. L’Atalanta ama attaccare con tanti uomini: spesso in area ci sono quattro o cinque maglie nerazzurre, grazie al contributo dei difensori e dei centrocampisti. Un assalto continuo, ma anche un tallone d’Achille se la Roma saprà ribaltare l’azione.

Atalanta, Serie A

Emergenza idisponibili: out Cuadrado e Hien, Lookman resta in dubbio

Gasperini dovrà fare i conti con diverse assenze pesanti: Scamacca, Kolasinac, Scalvini, Cuadrado, Palestra e Posch sono fuori per infortunio, mentre Hien è squalificato. In dubbio Lookman, che sabato ha svolto lavoro differenziato per un fastidio al tendine d’Achille, ma resta in corsa almeno per la panchina. Le scelte saranno dunque quasi obbligate: davanti a Carnesecchi spazio a Djimsiti, De Roon e Kossounou in difesa. A centrocampo Ederson e Pasalic in mezzo, con Bellanova e Zappacosta larghi. De Ketelaere e Brescianini a supporto di Retegui.

Probabili formazioni

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; de Roon, Djimsiti, Kossounou; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta; De Ketelaere; Brescianini, Retegui.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Bailey
La Roma ha messo nel mirino l'esterno. La carriera del giamaicano non è stata delle...
Sancho
L'inglese è uno dei profili seguiti dalla Roma per rinforzare l'attacco. Dopo stagioni complicate, con...
Massara
Giallorossi al lavoro per nuovi innesti ed uscite su tutti i reparti. Massara dà precedenza...

Altre notizie