Leandro Paredes e il Boca Juniors si ricongiungono dopo 11 anni di distanza. Il centrocampista argentino ha trovato l’accordo con il club che gli ha fatto dare i primi calci al pallone. Contratto fino a fine 2028 – come riportano fonti argentine – e un ruolo da protagonista per quella che sarà, con molta probabilità, la sua ultima squadra. Il ritorno a casa, dopo le esperienze in Europa con Roma, PSG e Juventus, rappresenta una scelta di cuore ma anche di progettualità per il Boca, pronto ad affidargli le chiavi del centrocampo.
Ora però c’è da trattare con la Roma e raggiungere l’intesa sul pagamento della clausola da 3.5 milioni di euro. I contatti tra le due società sono già avviati, con la volontà comune di chiudere in tempi brevi. A facilitare l’operazione potrebbe essere proprio la volontà del giocatore, desideroso di tornare nella Bombonera e di riabbracciare l’ambiente in cui è cresciuto calcisticamente.
Sarà una separazione, quella tra la Roma e Paredes, annunciata a più riprese. Non poche, infatti, le occasioni in cui il classe 1994 aveva parlato di un ritorno al Boca. “Sono sempre vicino. La voglia c’è, ma non dipende solo da me. Parlo spesso con Riquelme, molto spesso. Ma sono in vacanza, è appena finita una stagione molto lunga, quindi adesso voglio riposarmi. Di certo voglio tornare” – aveva dichiarato qualche giorno fa. Parole che avevano già acceso l’entusiasmo dei tifosi xeneizes.
Cessione Paredes: quanto guadagnerà la Roma
E nonostante il rinnovo firmato a marzo, le possibilità di vedere Paredes ancora in maglia giallorossa erano ridotte al lumicino. Ai più era già chiara la situazione: fargli firmare il prolungamento del contratto per evitare di perderlo a zero. Per la Roma, soprattutto dopo l’arrivo in panchina di Gian Piero Gasperini, non è mai stato incedibile.
Pagato 2 milioni di euro dal PSG, i giallorossi si libereranno anche del suo stipendio da 2.5 milioni di euro. Sarà una plusvalenza necessaria, ma non decisiva per il rispetto dei paletti del Fair Play Finanziario. Da Trigoria, infatti, dovrà uscire qualcun altro entro il 31 di giugno, per sistemare definitivamente i conti. Nel frattempo, a Buenos Aires si prepara un’accoglienza da star: la dirigenza del Boca sogna di presentarlo in grande stile, magari proprio allo stadio davanti ai tifosi.