Dopo l’eliminazione da Euro 2024, la Nazionale italiana di calcio è tornata in patria con volti tirati e poche parole. Il secondo gruppo degli azzurri, composto da sette giocatori, è sbarcato alle 20:00 al Terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino.
Il volo charter di Ita Airways, che trasportava la delegazione, ha effettuato un primo scalo a Milano Malpensa alle 18:15. Qui è sbarcato il primo gruppo di giocatori, mentre l’aeromobile ha proseguito per Roma, atterrando alle 19:50. A bordo del volo diretto a Fiumicino c’erano il presidente federale Gabriele Gravina e altri membri della squadra.
Il Terminal 5 di Fiumicino, utilizzato per garantire maggiore discrezione, ha visto sbarcare i giocatori con espressioni cupe e teste basse. Tra di loro c’erano Stephan El Shaarawy, Mattia Zaccagni, Folorunsho, il Capitano Gianluigi Donnarumma, Gianluca Scamacca, Davide Frattesi e Riccardo Calafiori. Donnarumma, incalzato dai cronisti, si è limitato a dire: “No ragazzi, non posso parlare, mi spiace”.
Pochi tifosi all’accoglienza
All’esterno del terminal, solo tre tifosi erano presenti per accogliere la squadra: un padre con i suoi due figli, vestiti con la maglia juventina di Gianluigi Buffon. Nonostante la delusione, Calafiori, El Shaarawy, Donnarumma e Zaccagni hanno concesso autografi e selfie ai presenti.
Una volta sbarcati, i giocatori si sono dileguati rapidamente, lasciando l’aeroporto a bordo di vetture a noleggio. Nell’arco di venti minuti, il Terminal 5 ha visto la fine di un ritorno silenzioso e amaro per la Nazionale italiana.
Questo rientro, avvenuto in sordina e con poche parole, riflette lo stato d’animo della squadra dopo la fine dell’avventura europea. Un’uscita di scena che ha lasciato l’amaro in bocca non solo ai giocatori, ma anche ai pochi tifosi presenti. Lo riporta ansa.it