In Francia continua a tenere banco la squalifica di 9 mesi inflitta a Paulo Fonseca, tecnico del Lione da gennaio dopo l’esonero col Milan. L’allenatore portoghese ha visto la sua stagione terminare anzitempo dopo le proteste vigorosissime all’indirizzo dell’arbitro Millot nel match contro il Brest. A far scaturire l’ira di Fonseca c’è stato un rigore per gli avversari dato dal Var: a quel punto il lusitano si sarebbe scagliato faccia a faccia verso il direttore di gara venendo espulso ed ora la sentenza del giudice sportivo lo vedrà squalificato fino al prossimo novembre.
Accanto a Fonseca si è schierata sua moglie Kateryna, che ha detto sui social: “9 mesi di squalifica per qualche secondo di urla? Una decisione folle, assurda e senza precedenti. Serve una giustizia onesta, non un’esecuzione pubblica“. Inoltre anche il patron del club, John Textor, ha avuto parole di grande stima per il suo direttore tecnico: “Sono con te oggi e sempre Paulo. Hai commesso un errore… le tue scuse sono sincere… e la punizione è troppo severa. Sei l’uomo giusto per l’OL e noi persevereremo”.
Va ricordato chee Fonseca aveva allenato la Roma nel periodo fra il 2019 e il 2021 avendo anche lì confronti molto “caldi” con i direttori di gara, soprattutto con Davide Massa in occasione di Roma-Cagliari 1-1 proprio del 2019 (le motivazioni furono un infortunio di Diawara per un grave fallo di un avversario non sanzionato e il gol di Kalinic annullato nel finale che avrebbe significato vittoria) ed anche lì si era poi scusato come questa volta ma all’epoca le sue parole servirono, qui appare tutto il contrario.