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L’Avversario: la Juventus (quasi) invicibile di Allegri. Servirà una Roma perfetta

La Juventus di Allegri è una macchina implacabile, in questa stagione solo due sconfitte e la Roma cerca l’impresa a Torino, dove la vittoria manca dal 23 Gennaio 2010.

L’estetica nella solidità.

L’estetica del calcio non è decisamente il punto forte della squadra, ma la bellezza a volte si sa, non è tutto. E’ il caso della Juventus di Max Allegri, che invece sopperisce a tale superficiale “lacuna” con una solidità e una coralità tattica praticamente unica sul territorio italiano. Una squadra mutaforme che è in grado di adattarsi a tre moduli differenti: 3-5-2, 4-2-3-1 e 4-3-3. In particolare l’ultimo modulo è quello più utilizzato in questa stagione con una retroguardia rocciosa che è riuscita a subire solo 8 gol in Serie A e 4 in Champions League, contro i 42 gol fatti complessivi in 24 uscite ufficiali. Numeri che premiano la Vecchia Signora come la reginetta d’Europa, infatti nessuna squadra in tutto il continente è partita meglio dei bianconeri.

Organico e protagonisti in vetrina.

In porta l’ex Wojciech Szczesny è diventato un punto forte della squadra che può contare comunque su un vice di tutto rispetto: Mattia Perin. Insieme a Alex Sandro, Chiellini, Bonucci e De Sciglio costituiscono una retroguardia che in rari casi è entrata in crisi. Nella mediana potrebbe rientrare anche Sami Khedira che andrebbe a completare il reparto con due colleghi di lusso tra: l’ex Miralem Pjanic, Emre Can, Rodrigo Bentancur e Blaise Matuidi. Quasi superfluo sottolineare l’attacco titolare: Mario Mandzukic, Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. Se la “Joya” sta attraversando una stagione difficile, non si può dire lo stesso per Mario Mandzukic che è secondo solo a CR7 in quanto a numeri: il croato ha collezionato in 13 presenze 7 gol e 3 assist; mentre l’attaccante portoghese ha collezionato 16 presenze, 11 gol e 6 assist. Non bastano i titolari? La rosa della Juventus può liberare Douglas Costa, Bernardeschi o Cuadrado a proprio piacimento puntando su un organico non solo di altissima qualità, ma anche piuttosto ampio.

La ricerca della doppia impresa della Roma.

La Rosa non aveva particolare bisogno di presentazione, ma i protagonisti bianconeri citati sono coloro che in questa stagione non hanno ancora mai perso una partita di Serie A. Alla Roma, non particolarmente brillante, spetterà dunque un duplice arduo compito: infliggere la prima sconfitta della stagione ai bianconeri e conquistare la prima vittoria in assoluto all’interno dell’Allianz Stadium. Non solo, numeri impietosi anche nella differenza reti: sono 20 le reti segnate dai bianconeri, solo 3 quelle giallorosse (Totti, Iturbe e Osvaldo). Inaugurato nel 2011, esattamente l’anno dopo l’ultimo successo in casa bianconera della Roma (23 Gennaio 2010, gol di Riise al 93′ al Delle Alpi) lo Stadium di Torino è indigesto alla Roma, si registrano 0 vittorie ottenute sino ad oggi. Ad oggi una vittoria dei giallorossi sembra utopia, da Novembre ad oggi la Juventus ha vinto tutte le partite disputate tranne i due incontri di Champions League contro Manchester United e Young Boys. Due sconfitti inutili, visto che col senno del poi non sono costate ai bianconeri nemmeno la perdita del primo posto ai gironi di Champions.

Tra punti deboli e speranze.

Il pessimismo ha ormai pervaso piazze, angoli e strade nella capitale che però cerca risposte dalla vittoria sudata per 3-2 contro il Genoa in casa. Under ha chiamato a raccolta i compagni, nella speranza di inanellare una serie di vittorie consecutive, poco importa di chi si affronta. Più cauto De Rossi che sottolinea come la pressione sia davvero tanta in questi giorni. Allora quale occasione migliore per sfornare la prestazione della vita? Siamo abituati in questi anni a vedere una Roma che si esalta nelle situazioni più difficili per poi inciampare in quelle più banali, nonostante il momento vissuto sia estremamente differente si iniziano ad intravedere alcuni segnali di pericolo anche all’interno di questa Juventus, apparentemente imbattibile.

Dove? Nelle certezze e in un narcisismo agonistico che ha fruttato proprio le due sconfitte in Champions League.

Quella contro il Manchester nei minuti finali, a risultato ormai acquisito i bianconeri si sono improvvisamente spenti subendo prima il gol del pareggio, poi quello della sconfitta. Altrettanto è avvenuto contro lo Young Boys, il club svizzero ha sconfitto a sorpresa la Juventus in una partita dove le motivazioni dei torinesi erano poche, ma una vittoria sulla carta serviva per certificare il primo posto (poi ottenuto lo stesso con la sconfitta parallela del Manchester United a Valencia). Consapevoli di essere i più forti, a volte troppo, a volte tenendo poco presente la pericolosità dell’avversario.

Alla Roma servirà la partita perfetta e contemporaneamente dovrà tentare di fare breccia nelle certezze di una squadra fin troppo perfetta per essere considerata imbattibile, perché fuori dalla Serie A il campo ha decretato che la Juventus si può sconfiggere e che a volte Davide ha la meglio su Golia.

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