Diego Perotti al termine di Roma-Sassuolo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Sky Sport, sottolineando la difficoltà del rigore calciato e festeggiando il suo ritorno al gol, che mancava da Marzo del 2018.
“Cosa ho pensato prima di calciare il rigore? È stata una lunga attesa, sono minuti lunghi perché pensi tante cose, è stato un rigore difficile per quello che ho vissuto in questi mesi, sono contento. Stare lontano dal campo tanto tempo è brutto, io vivo il calcio in maniera intensa e vedere i miei campi da fuori è stata dura. Ora voglio ritornare al mio livello. Il rigore è stato più difficile di quello del derby dell’anno scorso, vincere oggi era troppo importante. È stato bello l’abbraccio dei miei compagni, quando segno voglio esultare e godermi il momento con i tifosi.
La miglior prestazione? Nel primo tempo si poteva finire 3-0, abbiamo avuto occasioni per chiudere la partita, a Torino è mancata la concretezza oggi invece lo siamo stati, possiamo fare meglio e ognuno di noi giocatori vuole sempre dare il massimo. Abbiamo giocatori fortissimi, in panchina c’erano El Shaarawy e Kluivert, siamo coperti sui ruoli. Vogliamo dare il 100% per aiutare la Roma, dobbiamo continuare a crescere”.
L’attaccante argentino ha parlato anche in mixed zone:
Come giudica la sua partita e quella della squadra?
Penso che abbiamo fatto una grandissima partita. Potevamo fare più di due gol nel primo tempo e per fortuna abbiamo trovato il terzo nella ripresa. Dopo Cagliari sapevamo cosa poteva succedere e non dovevamo mollare niente. Loro arrivavano da un gran momento e per noi non era semplice. Per noi sono 3 punti fondamentali. Per me è stata una partita molto emotiva per quello che ho vissuto e sono molto contento.
Che idea si è fatto su questo periodo negativo?
Come sempre, quando i risultati non vanno, tutto diventa più difficile. Ci sono state partite in cui non meritavamo di perdere, altre che non riusciti a chiudere e per questo non trovavamo la vittoria. Con i risultati di oggi di Lazio e Atalanta non era semplice ma abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra in un buon momento, deve essere un punto di partenza.
La crisi è finita?
Quello lo diranno i risultati. Non possiamo pensare che con la vittoria di oggi sia tutto risolto. Manca una partita prima della fine del girone di andata, dobbiamo continuare a vincere e risollevarci in classifica, ma penso che giocando come oggi i risultati arriveranno.
Ci racconta la sua esultanza, con la corsa sotto la Sud?
Avevo tanta energia dentro e poi quei 3-4 minuti di attesa prima di decidere sul rigore… Era un modo per togliermi il nervosismo. E poi avevo bisogno dell’abbraccio dei miei compagni sotto la nostra curva.