La squadra genovese ha incontrato diverse criticità durante il campionato, tra cui il doppio cambio d’allenatore. La salvezza passa anche per la sfida di domenica
Il prossimo avversario della Roma sarà il Genoa, che ospiterà i giallorossi al Luigi Ferraris di Genova, domenica alle 18:00. Come ricordato anche dal mister Ranieri durante la conferenza stampa di ieri mattina, i rossoblu sono un avversario temibile, sia per la loro caparbietà nell’affrontare le grandi squadre, sia per la fame di punti, utili a centrare l’obiettivo salvezza.
Il cammino del Genoa
Fino a qui il cammino del Genoa è stato molto complicato: le criticità maggiori sono arrivate sopratutto da valzer in panchina, visti i tre allenatori che si sono susseguiti durante la stagione. Il campionato del Genoa è iniziato con Ballardini allenatore, durato fino ad ottobre, e nuovamente sostituito da Ivan Juric: il croato però non ha avuto fortuna nella sua seconda avventura rossoblu, venendo esonerato anch’egli ad inizio dicembre, dopo appena 59 giorni. L’esonero di Juric a dicembre ha destabilizzato ambiente e squadra, anche se la presenza del bomber Piatek aveva in qualche modo sopperito alla difficoltà dei rossoblu nel trovare i 3 punti. Dopo l’addio del croato, sulla panchina genoana è arrivato Cesare Prandelli: all’ex ct è toccato il difficilissimo compito di gestire la campagna acquisti di gennaio, in cui l’attaccante polacco ha lasciato Genova per trasferirsi definitivamente alla corte del Milan. Nonostante tutto Prandelli è quasi riuscito nell’impresa, portando il Genoa a quota 35 punti, a + 6 dalla zona retrocessione, a quattro gare dal termine del campionato.
I numeri
I dati e le statistiche relative al Genoa vanno lette tenendo conto anche del doppio cambio allenatore. Fino ad inizio ottobre, ovvero quando a sedere sulla panchina rossoblu era ancora Ballardini, i grifoni avevano collezionato 4 vittorie e 3 sconfitte. La breve parentesi di Juric, durata solo 7 giornate, ha portato nelle tasche del Genoa solo 3 punti, risultato di 3 pareggi e 4 sconfitte. Dal 7 dicembre la gestione tecnica della squadra è stata affidata a Cesare Prandelli, con il quale il Genoa, nonostante l’addio di Piatek, è riuscito ad ottenere buoni risultati, sopratutto con le grandi. I grifoni hanno fatto del fattore casa un elemento determinante per il loro campionato, fermando Napoli, Atalanta, Lazio e Juventus (prima sconfitta stagionale dei bianconeri). Con l’ex ct in panchina il Genoa ha collezionato 20 punti in 20 partite, arrivando a 35 punti totali, non ancora sufficienti a dichiarare matematicamente salva la squadra.
La formazione
L’undici messo in campo da Prandelli contro la Roma vedrà sicuramente il ritorno di Veloso, abile e arruolato dopo la squalifica scontata. Anche l’ex giallorosso Sanabria, fuori per una distorsione al ginocchio, sembra aver recuperato, anche se la sua partenza dal primo minuto risulta difficile. Nonostante le prove tecniche della difesa a 4, la scelta più probabile resta quella dell 3-5-2. Fra i pali ci sarà il solito Radu, poi ballottaggio Biraschi–Gunter per un posto nella difesa a tre, la quale verrà completata da Romero e Zukanovic. Lazovic e Bessa si giocano un posto nella corsia destra del centrocampo a cinque, completato dall’altra parte da Criscito. Nel mezzo spazio a Lerager, Radovanovic e Veloso. In avanti partirà sicuramente dal 1′ Kouame, che vedrà agire al suo fianco uno fra Lapadula e Sanabria.