Al termine del match vinto per 0-1 dalla Roma, la dirigenza giallorossa avrebbe avuto un duro confronto con l’arbitro, reo di non aver visto un rigore
Lecce-Roma rimarrà nella memoria di molti tifosi giallorossi, e non solo per il ritorno alla vittoria. La partita infatti è stata macchiata dal grave errore arbitrale commesso sia da Abisso, che da Guida, rispettivamente arbitro e addetto al Var della gara.
All’ottavo minuto del primo tempo, Lucioni commette un fallo di mano plateale in area, che non viene giudicato tale dall’arbitro e non revisionato dal Var. Il rigore negato ha scatenato l’ira dei giallorossi, che al termine della gara hanno avuto un duro colloquio con l’arbitro siciliano. Non solo per l’episodio del fallo di mano, ma anche per la gestione dei cartellini, a detta della Roma troppi e assegnati con molta superficialità. Dal canto suo Abisso ha spiegato il motivo del perché abbia preferito non sanzionare Lucioni con il calcio di rigore: il tocco di mano, evidente, arriva in seguito all’intervento del portiere leccese Gabriel, e dunque non è considerato volontario.
La Roma ha fatto sapere di non tollerare più decisioni del genere, e che si farà sentire anche nelle sedi opportune, parlando anche con il designatore Rizzoli. L’episodio è il secondo, se si considera anche la sfida di domenica scorsa contro il Bologna: anche al Dall’Ara la Roma era stata punita duramente con un numero eccessivo di ammonizione (oltre all’espulsione di Mancini). Inoltre, a detta della Roma, il rigore concesso al Bologna sarebbe inesistente, anche se le immagini smentiscono.