Il ds ha qualche idea, a cominciare da Mariano Diaz che il Real Madrid fa partire anche in prestito
La missione di Petrachi non è segreta: la priorità è ridurre il monte ingaggi e anche la rosa. I giocatori indiziati a partire sono Jesus, Perotti e Pastore. Tutti e tre però hanno ingaggi da top player e quindi sono complicati da collocare. Su Jesus c’è il Bologna, su Perotti, solo timidamente, il Torino e su Pastore, a sentir l’interessato, il Lione.
James Pallotta, più interessato alla negoziazione con Friedkin che rischia di ripartire solo nel nuovo anno, non ha messo in preventivo alcun budget per qualche arrivo. Il compito di Petrachi, in questo senso, è delicato: con gli esuberi si fa cassa. Solo Pastore potrebbe portare qualche milione nel forziere di Trigoria. Fonseca, scaricato informalmente Kalinic, chiede il vice Dzeko. Il ds ha qualche idea, a cominciare da Mariano Diaz che il Real Madrid fa partire anche in prestito. L’ingaggio (4.5 milioni), però, spaventa. Pinamonti si può prendere, ma non convince.
Moise Kean piace più degli altri, ma l’Everton è disposto a trattare solo la cessione a titolo definitivo. E Ancelotti, dopo il debutto in Premier, ha confermato di puntare forte sull’attaccante. In più c’è il nodo Kalinic che preferisce non spostarsi fino a giugno. Ha dato la disponibilità solo a tornare alla Fiorentina che però lo ritiene la seconda scelta dietro Cutrone. Lo scrive Il Messaggero.