Parla l’ex bandiera giallorossa
Francesco Totti, pronto al debutto nel reality “Celebrity Hunted“, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero:
E adesso? Un futuro da attore?
“No. Non è un’ipotesi che prendo in considerazione. Sono e resto un calciatore”.
Ma perché Totti fa un reality?
“L’ho fatto perché in quel momento ero libero e avevo voglia di sperimentare una situazione diversa, di buttarmi in una nuova avventura. Certo: se fossi stato ancora alla Roma non l’avrei mai fatto”.
A proposito: se Dan Friedkin dovesse firmare, è sempre certo di non volerci tornare, alla Roma?
“Se dovesse arrivare una telefonata, ci parlerei. Valuterei. Mai dire mai”.
E’ scappato anche dalla Roma?
“A un certo punto l’ipotesi di andare via è diventata abbastanza concreta. Ma poi ha vinto il rispetto per la gente, per i tifosi, l’amore per la maglia. Non potevo tradire una società che mi aveva dato così tanto”.
Da romanista: Roma in Europa League?
“È un obiettivo, come lo è il quarto posto. Ma sappiamo tutti che non è facile, il campionato sta per finire. Se riescono a rimanere uniti, e a fare bene il loro lavoro, possono ancora centrare gli obiettivi”.
Nel reality fugge. Nella vita, con il Coronavirus, restiamo a casa. Come la vive?
“È il momento della paura. Dobbiamo restare uniti, da Nord a Sud, e trovare questo benedetto vaccino. In giro c’è tanta ansia, anche perché tutti parlano e c’è chi dice la verità e chi cavolate. Dobbiamo essere forti. E seguire chi, dall’alto, ci dice: chiudete tutto. L’economia va a picco, purtroppo. Ma la salute viene prima”.
Anche il campionato deve chiudere?
“Anche il campionato, si. Non è giusto che il bar debba chiudere e il campionato no. Sarebbe surreale. Anche se sarà un danno economico non da poco”.
(Intervista a cura di Ilaria Ravarino)