65 anni fa nasceva il bomber incontrastato della Curva Sud per tutto il corso degli anni ’80
Roberto Pruzzo nasce a Crocefieschi (GE) il 1° aprile 1955. Dopo 5 stagioni al Genoa, con cui esordisce in Serie A il 2 dicembre 1973, nell’estate 1978 passa alla Roma grazie ad Anzalone che, con i soldi di Dino Viola, lo fa sbarcare nella capitale.
Al suo primo anno giallorosso non combina molto, con la squadra che lotta per la retrocessione e lui che viene coinvolto nel disastro generale. Nemmeno il secondo anno va benissimo: lo stesso Pruzzo in un’intervista dichiara di non riconoscersi più. Dal terzo anno in poi le cose vanno meglio: con l’aiuto di Bruno Conti, il bomber comincia a segnare senza più fermarsi e dando spettacolo in tutti i campi italiani e vincendo tre classifiche dei cannonieri. Questo spettacolo non viene però notato dal ct della Nazionale Bearzot che preferisce Graziani nell’anno del mondiale spagnolo.
Per Pruzzo c’è solo la Roma però: durante la Coppa dei Campioni del 1983-84, vince praticamente da solo la semifinale col Dundee e mette a segno la rete del pareggio nella finalissima col Liverpool all’Olimpico, persa ai rigori, dimostrando che la non convocazione in Nazionale è una palese ingiustizia.
Nel 1988 dichiara il ritiro da una grandissima carriera, che si concluderà con 133 reti in Serie A, delle quali ben 106 in maglia giallorossa.
Nel 2012 entra a far parte della Hall Of Fame della AS Roma che, con un post sul suo profilo Twitter, gli augura un buon compleanno.
? Buon compleanno a Bomber Roberto Pruzzo ?
⚽️ Il secondo miglior marcatore della storia dell’#ASRoma compie oggi 65 anni ? pic.twitter.com/undJqpj4Rt
— AS Roma (@OfficialASRoma) April 1, 2020