Il Ministro dello Sport in una diretta su Facebook: “I sondaggi vorrebbero che il calcio si fermasse qui. Io non sono una persona che si fa condizionare”
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è intervenuto durante una diretta attraverso il proprio profilo Facebook dove ha risposto ad alcune domande, parlando in particolare del progetto di ripresa dello sport in Italia che dovrà seguire regole precise e rigorose se non si vuole rischiare di mettere a rischio la vita degli sportivi. Queste le sue parole.
“Il 4 maggio riparte l’attività sportiva e motoria all’aperto e gli allenamenti degli sport individuali. Mi sembra assurdo chiedere perché gli sport individuali si e quelli collettivi no. La riapertura deve essere graduale. I sondaggi vorrebbero che il calcio si fermasse qui. Io non sono una persona che si fa condizionare dai sondaggi, non decido sulla linea del sentimento comune. Sarebbe molto più facile dire di chiudere subito il campionato e la comunità scientifica sarebbe d’accordo. Portare avanti il mondo del calcio è una cosa importantissima per il nostro paese ma lo dobbiamo fare in sicurezza. Ricordate quando la Lega Serie A non si è fermata? Quante squadre sono andate in quarantena?. La Figc ha presentato un protocollo ed è stato preso in considerazione. Oggi siamo a fine aprile, non siamo in grado di sapere quale sarà l’evoluzione del virus, come verranno rispettate le regole, perciò non possiamo sapere quando il campionato riprenderà. Lo sapremo più avanti, quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo. Il protocollo ha dei costi elevati, come fa la Serie B? Non è vero che non c’è una piena coerenza con le parole del presidente Conte e le mie. Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Io non sono un medico e non sono uno scienziato, inviterei tutti ad astenersi in queste ore a diventare qualcosa che non sono”.