Il club partenopeo ha citato in giudizio l’attaccante polacco
Il Napoli ha citato in giudizio Arkadiusz Milik per danno d’immagine. Il club partenopeo ha chiesto un risarcimento di un milione di euro: alla base della pretesa l’ammutinamento del 5 novembre 2019 e una pubblicità non autorizzata per il ristorante in Polonia di proprietà del centravanti classe ’94. Dal canto suo Milik ha già risposto, minacciando azioni legali, presumibilmente la messa in mora per il mancato pagamento della mensilità di ottobre, corrisposta invece agli altri compagni di squadra.
Il Napoli deve regolarizzare tutti gli stipendi del 2020 entro il 16 febbraio, dunque è ancora in tempo, ma Milik ha fatto sapere ai dirigenti di non aver ricevuto la mensilità di ottobre, corrisposta invece ad Hysaj e Maksimovic, entrambi in scadenza nel 2021 come l’attaccante polacco. La situazione tra Milik e il Napoli si è gelata sin dal rifiuto del rinnovo e, soprattutto, quando sono tramontate le ipotesi Juventus e Roma per la cessione del 26enne che poi, nelle battute finali dell’ultimo calciomercato, ha rifiutato la Fiorentina.
L’Atletico Madrid ha offerto 6 milioni per prenderlo nel mercato di gennaio, a sei mesi dalla scadenza. Proposta ritenuta troppo bassa dal Napoli, che chiede invece 15-16 milioni bonus compresi. Da domani, però, Milik è libero di accordarsi con qualsiasi club a parametro zero. Lo scrive Corrieredellosport.it.