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Ledesma: “Occhio ai giallorossi, sono imprevedibili in attacco”

Da esperto del centrocampo indica Luis Alberto tra i protagonisti «Ma anche Acerbi, che in difesa è fondamentale»

Non ha dubbi Cristian Ledesma, 259 gare e 12 gol con la Lazio dal 2006 al 2015 sul peso che il derby potrà avere sulle prospettive di Lazio e Roma. «Non inciderà molto sulla classifica, ma di sicuro sarà come sempre importante per il morale, anzi potrebbe dare la svolta sul piano emotivo a chi lo vincerà». Confida tutta la sua nostalgia. « In Argentina avevo vissuto le emozioni di quelli tra Boca e River. Ma, una volta sceso in campo contro la Roma, ti accorgi che sei in una partita davvero unica. E io poi il derby della Capitale l’ho vissuto sempre col cuore in gola da innamorato della Lazio…».

Ledesma, chi può essere l’uomo in più tra biancocelesti venerdì sera?

«Soprattutto, Immobile, vista la sua media realizzativa. Inoltre è un vero leader per il modo im cui rincorre ogni pallone e non vuole arrendersi mai. Ma punterei anche su Luis Alberto, e su Acerbi che può rivelarsi fondamentale in difesa».

Quali sono le insidie maggiori che la Roma può presentare alla Lazio?

«La formazione di Fonseca si fa apprezzare per l’intensità che sa dare in certe fasi della partita. come è accaduto contro l’Inter. Così come ha il suo punto di forza nell’imprevedibilità del gioco offensivo visto che in avanti non dà riferimenti agli avversari».

La Lazio può arrivare in zona Champions?

«Ha i mezzi per farlo. Ma quest’anno sarà più difficile rispetto alla scorsa stagione. C’è maggiore concorrenza in un campionato che ha molte variabili. Il Covid sta incidendo parecchio sul lavoro degli allenatori, perché magari programmi una formazione e poi devi all’ultimo rinunciare a qualcuno…».

Che cosa serve alla Lazio per risalire la classifica?

«Deve acquisire una maggiore continuità. Di sicuro, la Champions ha portato via tante energie».

Da centrocampista, le sarebbe piaciuto giocare nella squadra di Inzaghi?

«Sì, tanto, Anche se il mio ruolo da mediano davanti alla difesa è un po’ scomparso nel calcio attuale».

Sta “studiando” da allenatore visto che guida la formazione della Luiss in Eccellenza e ha una scuola calcio a Roma, che cosa vorrebbe imparare da Inzaghi ?

«La gestione della squadra e del gruppo». Si legge su La Gazzetta dello Sport.

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