Le parole del noto attore romano
Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Gian Marco Tognazzi, che interpreta Luciano Spalletti in “Speravo de morì prima”, ha rilasciato queste dichiarazioni:
Vi aspettavate tutto questo clamore?
“Si sono viste 4 immagini e si sono dati una serie di giudizi negativi. E’ la ricostruzione della storia di un campione, tratta da un suo libro, supervisionata proprio da Totti stesso. Io sono romano e mi dispiace leggere quanto non siano somiglianti gli attori ai protagonisti, non capisco questo atteggiamento. Credo sia polemiche futili”.
Non avete fatto una satira dei personaggi che interpretavate? Spalletti ha il ruolo del cattivo?
“Non direi cattivo, è l’antagonista. Abbiamo ripreso tutto dal libro, è la versione di Francesco, è come lui ricorda di aver vissuto quei momenti. Sento critiche “prematurate”, i commenti più profondi sono paragonabili al gossip”.
Non credi che andavate a toccare un nervo scoperto?
“No, perchè è tratto dal suo libro”.
Qual è stata la cosa più difficile nel fare Spalletti?
“Cerchi di trovare delle somiglianze, non è fare l’imitazione, non la cercavo, stavo tentando di trovare uno stato d’animo, un tratto che possa ricordare quella storia. Bisogna stare sulla storia, non su altro. Se si sentirà offeso? Non è un mio problema, spero di no, abbiamo provato a raccontare quello che è stato un momento della carriera di Totti, dal suo punto di vista. Se a Francesco non fosse piaciuta questa operazione, per quale motivo allora avrebbe dovuto partecipare anche ai teaser con Castellitto?”.
Le tempistiche: non era presto fare una serie proprio ora?
“Non lo so, forse, ma non sta a me giudicarlo. Mi dispiace che il tifoso della Roma non l’abbia presa bene. Commenti disattivati sotto la pagina di Sky? Questa serie comunque non verrà vista solo dai romani”.
Ti sei sentito con Spalletti?
“No, non lo conosco personalmente, non ho parlato nè con lui, nè con Totti. Se Luciano dovesse propormi un sequel, lo farei senza problemi. Il cinema è una sintesi, sembra un lavoro semplice, ma non lo è”