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Superlega, Paratici: “Siamo tranquilli, agito con limpidezza”. Barone: “Garanzie affinché non succeda più”

Le dichiarazioni dei dirigenti nel prepartita delle gare delle 15 sulla questione Superlega

Nei minuti antecedenti le gare della Serie A delle 15, i dirigenti delle squadre in campo sono stati sollecitati con domande sulla Superlega. Queste le posizioni di Paratici, Barone e Setti:

Fabio Paratici (Managing Director della Football Area della Juventus):

“Viviamo con grande serenità questa situazione. Siamo tranquilli, abbiamo agito con la massima limpidezza e siamo serenissimi per tutto quello che sta succedendo. Vedo il presidente ogni giorno, è molto sereno: sta progettando il futuro e so anche personalmente quanto ci tenga al bene del calcio in generale e della Juventus. Le reazioni violente che sono nate dopo l’annuncio della Superlega hanno distolto l’attenzione dalle cause e dal perché delle proposte che sono state fatte. Poi sono state raccontate cose non vere: nessuno ha pensato di abbandonare i campionati e la formula non era chiusa”. Le sue parole a Sky.

Joe Barone (Direttore Generale della Fiorentina):

“Il progetto Superlega? Al di là di quel che si sentiva da tempo per noi è stata una sorpresa. La Fiorentina ha preso una posizione: vogliamo che venga scritto e definito dai tre club italiani coinvolti e anche da chi sta valutando un’ipotesi del genere che non succederà più. Le tifoserie, le città e le rivalità si costruiscono nel campionato nazionale. Abbiamo preso una posizione contro i fondi e chiediamo una riforma che cambi il calcio italiano ed europeo. Una riforma che preveda innanzitutto il salary cap. Qui si parla di tre squadre che hanno entrate maggiori delle altre, tanti debiti e ingaggi altissimi: c’è bisogno di un reset e la Fiorentina vuol far parte di questo lavoro”. Le sue parole a Sky.

Maurizio Setti (Presidente dell’Hellas Verona):

“Sulla questione Superlega io sono allineato sul fatto che non si debba fare e quindi trovo corretto tutto quello che è stato detto, ma sul sanzionare dei club prenderei tempo perché ci sono anche questioni che arrivano dall’alto, dalle proprietà, sicuramente è giusto parlarne. Ci siamo detti di quietarsi, tenere i toni bassi, trovarci e discutere. Di questa lettera mi è giunta voce ma non sono stato informato, ma tutti dobbiamo fare mea culpa e cercare di compattare la Lega perché così è difficile per noi consiglieri e per la Lega portare avanti le cose”. Le sue parole a Dazn.

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