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Inchiesta di Report: “Le carte false di Lotito per comprare Alitalia”

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Fornì garanzie contraffatte per 375 milioni. “Sono vittima di una truffa, mi ero affidato a una banca d’affari”

Nel luglio 2019, Claudio Lotito ha provato ad acquistare il 37,5% della New Alitalia. Era la nuova società – partecipata anche da Ferrovie – che avrebbe gestito la compagnia aerea nazionale.

La sua offerta era di 375 milioni. Per dimostrare di avere i soldi necessari all’acquisto il presidente della Lazio Lotito ha presentato una lettera del Banco Santander che ora Report, la trasmissione di Sigfrido Ranucci su Rai3, bolla come falsa. L’inchiesta giornalistica è firmata da Luca Chianca.

Nella puntata in onda questa sera (alle 21,20), Ranucci spiega: “Dopo l’esperienza fallimentare degli arabi, Alitalia era finita in procedura di amministrazione straordinaria. E il governo nel dicembre 2018 coinvolge per il salvataggio Ferrovie dello Stato che ha il compito di trovare un partner strategico e affidabile per acquistare il 37,5% della compagnia di bandiera”.

“Lotito è un imprenditore cui piacciono le sfide e ha dimostrato anche di poterle dominare. È convinto di poter risanare Alitalia. Presenta la sua offerta; advisor di Ferrovie è Mediobanca. Mediobanca chiede a Lotito quanto vuole investire e con quali garanzie. Lotito risponde che investirebbe 375 milioni per il 37,5 delle azioni. E produce una lettera con intestazione del Banco di Santander (…), firmata e timbrata da due funzionari”.

“Questa lettera, che porta l’intestazione del Banco Santander, non è del Banco Santander. E quelli che l’hanno firmata non sono neppure dipendenti del Santander. È una lettera falsa. A smentirne l’autenticità è stata la stessa Santander. Lotito – aggiunge Ranucci – in merito ci scrive: il falso non l’ho preparato io”.

Durante la trasmissione, incalzato da Report, Lotito dice: “Non c’è nessun problema anche perché io ho dato incarico per poter fare questa cosa a una struttura. La dichiarazione della conformità non è che l’ho fatta io (…) Allora, le posso dire: noi avevamo dato incarico a una struttura che, ai tempi, se non ricordo male, a una banca d’affari a farci questo tipo di discorso. Benissimo sarà un documento falso, vorrà dire che è stata fatta una truffa ai nostri danni”.

Ranucci racconta ancora: “Il presidente della Lazio aggiunge di essere venuto a conoscenza (del falso) soltanto in occasione dell’intervista e di aver dato subito mandato ai legali di valutare eventuali iniziative a tutela della sua persona nei confronti del soggetto cui è stata commissionata”.

“Comunque, l’intera documentazione non è stata neppure presa in considerazione poiché la condizione della proposta di Lotito era di avere voce in capitolo nella gestione di New Alitalia. Venuta meno questa condizione, per volontà degli altri soggetti coinvolti nell’operazione (Ferrovie, ministero dell’Economia, la compagnia aerea statunitense Delta Airlines), la trattativa si è interrotta anticipatamente. Rimane un tema. Ma chi ha preparato quel falso? Sarebbe importante scoprirlo perché potrebbe essere in grado di prepararne altri e di tirare pacchi di dimensione milionaria”.

Lo scrive oggi La Repubblica

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