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Florenzi: “Alla Roma mi hanno detto che non servivano più eroi per i tifosi. Dopo Totti e De Rossi è toccato a me”

Le parole del calciatore del Milan in prestito dalla Roma

Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista a Dazn, parlando della sua esperienza al Milan e di tutta la carriera, toccando, ovviamente, anche l’argomento Roma. Ecco le sue parole:

Le esperienze all’estero

“Quella del Valencia mi ha aperto un mondo come uomo, non avevo mai fatto un’esperienza all’estero e sono stati folgorato da Valencia tant’è che non vediamo l’ora di tornarci con le nostre bimbe. Hanno fatto la scuola in Spagna e Parigi. Andare in uno spogliatoio senza parlare la lingua mi ha aiutato tanto a crescere, spero di aver lasciato un bel ricordo sia in Spagna che a Parigi. Sono due tappe che non scorderò mai”.

La nonna

“Nonna deve solo pensare a riposarsi, l’età incombe e gli acciacchi anche. Quando riesco a sentirla, sono felice”.

La Roma

Roma sicuramente mi manca perché è parte di me. E’ stata, è e lo sarà la squadra che ho tifato fin da bambino e per cui ho dato tutto. Il momento in cui ho capito che le nostre strade si stavano separando è quando mi hanno detto che non servivano più gli eroi per i tifosi della Roma. Davanti a me c’è stata la successione degli addii di De Rossi e Totti e ho capito che era il mio turno. L’ho fatto cercando di dare meno problemi possibili e comportandomi da professionista esemplare. L’ho accettato e sono andato avanti. L’esperienza all’estero mi ha aiutato perché non ho mai affrontato la Roma, ora incontrarla in campionato è stata un po’ difficile. Non avrei mai esultato al gol.”

L’europeo

“Avevo Leo o Giorgio vicino ai calci di rigore, sarei stato il sesto rigorista e dopo l’errore di Jorginho sarei andato io. Leo mi ha guardato e gli dissi ’sì lo devo tirare io ma tanto Gigio ora glielo para’. Ce ne siamo accorti tutti tranne lui, preso non so da cosa ma è stato un bellissimo Europeo. Il nostro gruppo sarà difficile da ascoltare”.

Il Milan

“Tutto bene, ho trovato una bella famiglia. Siamo molto affiatati, la stagione, il campionato sta andando bene perché siamo lì su. Il nostro obiettivo è chiaro, vogliamo lottare per qualcosa di importante.»

L’esperienza

“Ho l’esperienza giusta per dare dei consigli però sono sempre quello che cerca di imparare da chi ha più esperienza. Qua mi ritrovo molto spesso a dare dei consigli ai ragazzi”.

Il soprannome

Mi chiamano Spizzi, forse abbiamo convinto anche il mister perché ci sono troppi Ale”.

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