Mourinho ha evidenziato le carenze di una rosa che ora rischia di essere svalutata anche sul mercato
Picconate. Una dietro l’altra, in momenti diversi, sempre dopo qualche batosta o brutta figura. Sono le parole di José Mourinho, picconate appunto, che mirano alla costruzione di un futuro giallorosso migliore del presente, ma che potrebbero avere anche una controindicazione: quella di far perdere valore alla rosa giallorossa. Già, perché se nella prima epurazione hanno lasciato Trigoria i vari Villar, Reynolds, Calafiori e Borja Mayoral (tutti ceduti in prestito, perché dopo i primi mesi mourinhiani non c’era nessuno disposto a investire sulle loro prestazioni) in quella che arriverà a giugno prossimo potrebbero andar via molti altri giocatori. Ma a quale prezzo?
Mou ha fatto capire a chiare note come questa sia una squadra se non da rifondare, sicuramente bisognosa di un profondo restyling. Ci vorranno almeno due pedine titolari (un difensore centrale dominante e l’attesissimo regista) e magari qualche altro giocatore importante che allunghi la rosa sia sugli esterni sia davanti, in attacco, dove Mkhitaryan potrebbe non rinnovare e salutare. Un investimento pari a quello di quest’anno, che dovrà essere compensato dalle cessioni di chi c’è oggi e non va più bene per il domani. Il problema, però, è che dopo l’ennesimo sfogo di Mourinho il valore anche di quelli con cui la Roma potrebbe fare cassa è destinato a scendere.
Parliamo dei vari Ibanez, Kumbulla, Veretout, Diawara, Perez e Shomurodov. Questi sono quelli di cui Tiago Pinto si priverebbe – e con lui Mourinho, probabilmente il tecnico anche volentieri – per fare cassa e reinvestire su giocatori più forti e più funzionali. Ma il rischio è che succeda ciò che è già successo a gennaio. E, cioè, che offerte vere ne arrivino poche e quelle che magari arriveranno potrebbero essere al ribasso rispetto alle aspettative giallorosse. Uno come Shomurodov, per esempio, è stato pagato 17,5 milioni (più 2,5 di bonus) la scorsa estate, ma oggi si faticherebbe a ricavarne dieci milioni. Diawara ha visto oramai crollare il suo valore, anche se la Roma spera di ricavarci almeno 6-7 milioni. Stesso discorso per Kumbulla, valutato 30 milioni al momento dell’acquisto e che oggi vale la metà. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.