La Roma di Mourinho, anche con il passaggio alla difesa a 3, non riesce a trovare la quadratura sugli esterni: 0 gol e 2 assist
La Roma non riesce a svoltare. Anche con il passaggio alla difesa a 3 ci sono alcuni problemi che sembrano, apparentemente, irrisolvibili. Un aspetto che desta molta preoccupazione, prendendo come pietra di paragone le altre 7 squadre che giocano a 3 dietro in A, è lo scarsissimo rendimento degli esterni: 0 gol e soltanto 2 assist. Assist realizzati peraltro ad agosto e settembre, contro Salernitana e Verona, quando la Roma giocava ancora col 4-2-3-1. Gli unici due passaggi degli esterni romanisti trasformati in gol, uno di Karsdorp e uno di Vina, hanno visto lo stesso giocatore battere con successo a rete: Lorenzo Pellegrini.
In Serie A, in questa particolare classifica del contributo degli esterni, l’Inter è assoluta padrona: 8 gol e 4 assist. Ma anche Cagliari e Bologna, formazioni schierate con la difesa a 3 come i giallorossi, hanno numeri migliori dell’undici di Mourinho. La Roma, infatti, con 0 gol e 2 assist, è all’ultimo posto di questa statistica.
La squadra giallorossa non riesce a sopperire all’assenza di Leonardo Spinazzola. Karsdorp ha realizzato, come Vina, un solo assist su 74 cross stagionali. Mentre il terzino dell’Uruguay è addirittura l’ultimo, di tutta la rosa della Roma, per occasioni create. Le alternative non sono mai state all’altezza e non hanno mai convinto: Reynolds, dopo alcune prestazioni assolutamente negative, è stato mandato in Belgio in prestito. Prestito anche per Riccardo Calafiori, 19enne, attualmente al Genoa.
Nel mercato di gennaio i giallorossi, dopo le partenze dell’americano e del giovane romano, hanno pescato dal mercato la carta Maitland-Niles, che può giocare su entrambe le fasce. Il jolly inglese è attualmente in prestito e, la sua permanenza a Roma, appare già in dubbio e tutt’altro che certa. Finora in maglia giallorossa ha collezionato 355′ di gioco, divisi in 6 presenze. Ma anche lui, finora, nonostante qualche buona prestazione, non è riuscito a realizzare nè gol nè assist. Ovviamente, al calciatore inglese, va concessa l’attenuante di essere arrivato nella capitale soltanto agli inizi di gennaio ma, nonostante il suo arrivo che rappresenta un’alternativa in più, le fasce della Roma continuano a soffrire.
Il passaggio alla difesa a 3 non ha garantito solidità nemmeno al reparto arretrato: 32 gol subiti in Serie A. Delle prime 7 squadre in classifica soltanto la Lazio, con 39 reti subite, ha fatto peggio. Anche con Chris Smalling i numeri della difesa giallorossa non sono affatto rassicuranti: col centrale inglese in campo sono arrivate 5 vittorie nelle ultime 12 partite (11 di campionato, 1 di Coppa Italia). In queste 12 gare la Roma ha subìto 19 gol, 4 dei quali arrivati contro la Juventus in appena 7′ di gioco.
Il rientro di Leonardo Spinazzola è fondamentale per ritrovare gol, assist e profondità dalle fasce laterali. L’ultimo controllo del prof. Lempainen ha dato esito positivo, ma a Trigoria c’è ancora la linea della cautela. Il miglior Spinazzola, con tutta probabilità, lo rivedremo soltanto nella prossima stagione.
Nel frattempo Josè Mourinho, con gli esterni che non sono affatto d’aiuto al gioco della Roma, deve ragionare se confermare la difesa a 3 oppure cambiare. Sabato contro il Verona mancheranno Ibanez per infortunio e Mancini per squalifica. Sarà interessante vedere se il tecnico portoghese confermerà la difesa a 3, abbassando Cristante in mezzo a Kumbulla e Smalling, oppure tornerà alla difesa a 4, con la quale la Roma ha iniziato la stagione.
