I calciatori accusati dal tecnico portoghese di atteggiamenti sbagliati
Il terzino destro della Roma Rick Karsdorp è appena entrato a far parte del ristretto club di “ratti” e “traditori” di José Mourinho , che comprendeva già, tra molti altri, Iker Casillas, Eden Hazard, Cesc Fabregas, Pedro, Shaw, United ballboys (i raccattapalle del Manchester, ndr) e persino il suo parrucchiere. Anche se la Roma non paga i traditori, Mourinho non può farne a meno quando vengono male. Ora è stata la volta dell’olandese Rick Karsdrop, che dopo essere stato additato dal tecnico portoghese come il maggior responsabile dei mali della squadra, è dovuto fuggire nel suo paese, dopo essere stato vessato dai tifosi sotto la propria abitazione.
Mourinho di solito ripete questa procedura quasi alla lettera in tutte le sue avventure. Cambia solo il tipo di tradimento, che va dallo scarso impegno alle fughe di notizie verso la stampa. Durante la sua permanenza al Tottenham è trapelato che le sue sessioni erano “noiose e prevedibili” per i giocatori. Il portoghese si è vendicato assicurando che i suoi metodi erano “insormontabili”, e ha iniziato a cercare “topi” negli spogliatoi, senza riuscire a trovarli. Poi ha additato per il pessimo rendimento il francese Ndombelé, che ha accusato di “nascondersi” nelle partite. Al Real Madrid iniziò anche una disperata ricerca al termine del suo stage, nel 2013, come rivelerà l’ex portiere Dudek con quella famosa frase che il portoghese ha rilasciato negli spogliatoi: “Dov’è quel topo? Sei tu, Granero ?”. Alla fine Casillas l’ ha pagata : “Toccava a me (…) pensavo di essere io la talpa”, racconterà l’ex portiere. Alla sua seconda parentesi al Chelsea, nel 2015-16, succede lo stesso, condizionato anche dagli scarsi risultati. Dopo aver perso inaspettatamente contro il Leicester, ha detto ai media che alcuni giocatori lo stavano “tradendo” e, sebbene non abbia fatto nomi, ha subito lasciato cadere indizi che puntavano direttamente a Cesc Fabregas, Pedro ed Eden Hazard. Proprio di quest’ultimo, dopo aver firmato per il Real, ha continuato a mettere in discussione la sua professionalità: “È un giocatore incredibile con una formazione scadente. Puoi solo immaginare cosa potrebbe essere con un atteggiamento super professionale”. Lo scrive elmundo.es.