Resta in contatto
Sito appartenente al Network

Rassegna Stampa

Zaniolo marca visita

Zaniolo, toccata e fuga a Trigoria

Zaniolo c’è, ma non si vede, anzi, non si allena. Alla fine, il suo nome è comparso (o meglio rimasto) nella lista Uefa della Roma presentata per la fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. Dopo la scelta della società di escluderlo dal progetto tecnico e il suo tentativo di riavvicinamento (poco apprezzato e fuori tempo) con una lettera, era difficile immaginarlo nell’elenco dei calciatori consegnato alla Uefa.

La sua presenza, infatti, è soltanto formale: nei fatti il calciatore resta fuori dalla considerazione tecnica di José Mourinho. La motivazione che ha indotto il club a tenere il giocatore in lista è essenzialmente una. Non tanto il fatto che sia cresciuto nel vivaio di club italiani, anche perché nella Roma ci sono diversi ragazzi che avrebbero potuto sostituirlo, ma per ragioni di mercato legate all’accordo con l’Uefa. La Roma, infatti, è obbligata a chiudere in pareggio le prossime sessioni di mercato, e senza una sostituzione di Zaniolo in lista, si abbasserebbe la quota di stipendi e ammortamenti in vista dell’estate.

In sostanza, la quota che viene garantita con Zaniolo nella lista, porta automaticamente alla possibilità di un investimento di uguale costo per un sostituto da acquistare nel prossimo mercato. C’è di più. Il 31 gennaio, dopo aver visto sfumare definitivamente l’ipotesi Bournemouth, Zaniolo ha presentato alla Roma un certificato medico nel quale richiedeva la sospensione dell’attività agonistica per 30 giorni.

Le sue condizioni psico-fisiche, a detta del medico che ha prodotto il certificato, non sono idonee per permettergli di allenarsi. Il club, ovviamente, ha voluto vederci chiaro, e dopo un controllo specialistico effettuato al calciatore, ha concesso allo stesso un periodo di riposo. Durante lo stop di Zaniolo, la Roma effettuerà altri controlli medici, per capire eventuali tempistiche di un rientro a Trigoria dell’attaccante per allenarsi in maniera individuale. Lo scrive Il Tempo.

Lascia un commento
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement

I MITI GIALLOROSSI

L'indimenticabile Ago. Romano e romanista, capitano e campione

Agostino Di Bartolomei

Il "Pluto" dei romanisti. Campione d'Italia nel 2001

Aldair

“Di Bruno solo uno e viene da Nettuno”

Bruno Conti

E' stato il ragazzo della Curva Sud in campo con la sua seconda pelle

Daniele De Rossi

Il bambino che diventò uomo, poi Capitano ed infine leggenda

Francesco Totti

IL GIOVANE CHE DIVENNE "PRINCIPE", NON AZZURRO MA GIALLOROSSO. PER SEMPRE

Giuseppe Giannini

Il "Divino" giallorosso, campione d'Italia nel 1983

Paulo Roberto Falcao

IL TEDESCO CHE VOLAVA SOTTO LA CURVA SUD

Rudi Voeller

SI PUÒ DIVENTARE UN’ICONA GIALLOROSSA SENZA ESSER NATI A ROMA. PICCHIA DURO, SEBINO!

Sebino Nela

Advertisement

Altro da Rassegna Stampa